Un Piano per la messa in sicurezza del territorio [di Pietro Maurandi]
L’alluvione che nei giorni scorsi ha investito importanti zone della Sardegna seminando la morte e devastando abitati, strutture civili e attività produttive ha riproposto tragicamente il tema della insicurezza che grava da sempre sui nostri territori. Soltanto degli irresponsabili, oggi, possono attribuire alla eccezionalità e alla imprevedibilità degli eventi meteorici quanto è successo a Olbia e in tanta parte della Gallura, a Torpè, a Uras e in altre zone del nuorese e del terralbese. Da anni ormai con l’arrivo dell’autunno i disastri si ripropongono a macchia di leopardo e con sempre maggiore virulenza: una volta tocca al Sarrabus, un’altra all’Ogliastra e poi è la volta di Capoterra. Neppure i centri più vicini al capoluogo della Regione vengono risparmiati anzi, per località come Pirri, Monserrato, Elmas e Sestu l’inondazione è diventato un appuntamento fisso, come la festa del patrono o l’epidemia di influenza. Certo in questi ultimi anni la piovosità è aumentata ma questo evento, che se fossimo un Paese normale potremmo salutare come positivo, è diventato una minaccia perché nei confronti del territorio ci siamo comportati con sempre maggiore leggerezza e irresponsabilità rinunciando alla manutenzione dei canali, colmando di rifiuti quelle che erano le vie di sfogo delle acque piovane, costruendo nel letto dei fiumi e sulle spiagge, approvando leggi sbagliate, moltiplicando deroghe e disseminando sanatorie. La Sardegna, come dimostrano le cronologie, è sempre stato un territorio vulnerabile ma, se oggi i pericoli sono aumentati, la colpa è dell’uomo, dei cittadini che non hanno vigilato e che si sono scelti amministratori spesso incompetenti e spesso irresponsabili. Piangere i morti e invocare solidarietà non basta più, non basta ripeterci ogni volta che la prevenzione costa meno dell’emergenza e lo scaricabarile delle responsabilità che si attiva puntualmente ogni volta rasenta l’intollerabile. Serve un piano straordinario che metta la Sardegna in sicurezza e occorre una mobilitazione delle coscienze affinché questa esigenza si imponga. Per questi obiettivi il CID – Centro di Iniziativa Democratica – ha indetto per Venerdì 13 dicembre, alle ore 17, nell’Aula magna della Fondazione Siotto, in via di Genovesi114, un incontro – dibattito dedicato ai temi della sicurezza idrogeologica e della protezione civile.
L’incontro, presentato dal Presidente del CID Pietro Maurandi e coordinato dal giornalista Giancarlo Ghirra vedrà la partecipazione dei geologi Angelo Aru e Sandro Demuro dell’università di Cagliari, di Antonio Franco Fadda – già presidente dell’ordine dei geologi sardi – di Carmelo Farci, segretario generale della Camera del Lavoro di Cagliari e di Vincenzo Tiana di Lega Ambiente della Sardegna.
* Presidente del CID |