Terremoto, 293 beni lesionati, una cinquantina distrutti: la prima lista dei danni al patrimonio [di Stefano Luppi]

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Il Giornale dell’Arte  edizione online, 26 agosto 2016. Amatrice (Rieti) e altri comuni tra Lazio, Marche, Umbria, Abruzzo. Mentre i morti del terribile sisma del centro Italia sono purtroppo saliti a 267 (207 ad Amatrice, 49 ad Arquata, 11 ad Accumoli; i vivi recuperati sono invece finora 238 e i feriti totali 387) anche la conta dei danni al patrimonio culturale faticosamente prende forma.

La priorità, sia chiaro, resta la vita umana, ma anche la situazione del patrimonio artistico, identitario, in quell’area è drammaticamente danneggiato e perduto. Il Mibact rende noto che finora i tecnici e i Carabinieri della Tutela patrimonio cultura (Tpc) hanno contato 293 beni lesionati o distrutti (questi ultimi sarebbero almeno una cinquantina) in un’area ampia venti chilometri, fuori dalla zona  dell’epicentro della scossa principale, la 6.0 di Accumoli (Rieti).

Il dato dunque è ben al di là dall’essere definitivo perché nella zona al centro del cratere sismico tutto è ancora molto complicato, visto che si sta cercando di salvare eventuali vite umane ancora sotto le macerie nei vari centri appenninici interessati alla tragedia. I Carabinieri del Comando Tutela patrimonio culturale impegnati sono al momento una ventina, a cui si affiancano alcuni Caschi blu della cultura e preso, appena la Protezione civile darà il via libera, arriveranno anche tecnici da Roma e dalle soprintendenze della zona.

Intanto si inizia anche a ragionare su dove collocare quadri, sculture, oggetti ecclesiastici per metterli in sicurezza: finora sono state individuate alcune caserme delle Forze armate.

Il Mibact ha diffuso intanto le prime, sconvolgenti, immagini del patrimonio lesionata durante le terribili scosse di questi giorni sull’Appenino centrale. La galleria fotografica, raggiungibile a questo link http://fotoweb.beniculturali.it/fotoweb/Grid.fwx?archiveId=5001&username=archivio&password=archivio&search=museums4italy, che rende con immediatezza la gravità delle lesioni subite dai monumenti, è il frutto del lavoro dei carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale attivati sul posto insieme ad alcuni Caschi blu della cultura.
Questa la lista compilata dai Carabinieri del Comando Tpc dei beni colpiti e pubblicata oggi dal Corriere.it:

LAZIO
Amatrice (Ri)
Basilica di San Francesco: Crollata
Basilica di Sant’Agostino: Crollata
Arco di San Francesco:  Distrutto
Chiesa di San Giovanni: Crollata
Chiesa di Sant’Agnese: Crollata
Chiesa di Santa Maria del Suffragio: Crollata
Chiesa di San Giuseppe: Crollata
Chiesa di Sant’Emidio: Crollata
Museo Civico: Crollato
Archivio Comunale: Crollato
Biblioteca Comunale: Crollata
Chiesa del Crocifisso: Crollata
Porta Romana: Danneggiata gravemente
Torre Civica: Danneggiata gravemente
Porta Ascolana: Danneggiata gravemente

MARCHE
Urbino
Duomo:  Lievi lesioni alle mura
Arquata del Tronto (Ap)
Chiesa Santissima Annunziata: Lesione importante del Campanile e dei muri (non raggiungibile)
Chiesa Santissimo Salvatore:  Lesione muri e tetto (non raggiungibile)
Chiesa Santa Croce: Completamente distrutta
Torre Medievale:  Lesioni e caduta della merlatura (non raggiungibile)
Ascoli Piceno
Museo Statale Archeologico: Chiuso per lesioni interne alla struttura
Montegallo (Ap)
Chiesa Santa Maria in Pantano: Crollo parziale del campanile con caduta e rottura della campana cinquecentesca
Montemonaco (Fm)
Chiesa San Benedetto:  Lesioni interne alla struttura
Tolentino (Mc)
Chiesa Santissimo Crocifisso: Crollo di parte di una volta
San Ginesio (Mc)
Chiesa della Collegiata: Crollo parte del soffitto interno
Chiesa San Ginesio: Lesioni interne importanti
Convento Benedettine: Lesioni interne importanti alla Chiesa
Gualdo (Mc)
Chiesa San Savino: Lesioni interne importanti. Spostata e messa in sicurezza tela del Crivelli di concerto con la Soprintendenza

ABRUZZO
Valle Castellana (Te)
Chiesa della Frazione Pietralta: Lesione del campanile
Chiesa della Frazione Pascellata: Lesioni mura interne
Chiesa della Frazione Ceraso: Crollo parziale della Chiesa e del Campanile
Chiesa della Santissima Annunziata:  Lesioni interne importanti
Rocca Santa Maria (Te)
Chiesa di Santa Maria: Lesione campanile
Campli (Te)
Chiesa di Santa Maria Venales: Chiesa già inagibile caduta porzione copertura
Torano Nuovo (Te)
Chiesa Madre: Varie importanti lesioni interne
Teramo
Chiesa di Santa Maria delle Grazie: Caduta calcinacci navata centrale con danneggiamento affreschi
Isola del Gran Sasso (Te)
Chiesa di San Michele: Crollo del campanile della Chiesa, già inagibile

UMBRIA
Norcia (Pg)
Monastero di San Benedetto: Lesioni evidenti alla guglia di destra e lesioni di rilievo sul porticato lato destro del plesso
Mura perimetrali della città vecchia: Lesionate su tre punti con crolli parziali in prossimità di Porta Sabina, Porta Romana e Porta Orientale
Castelluccio di Norcia (Pg)
Il campanile della Chiesa Centrale risulta gravemente lesionato e pericolante (non è possibile l’accesso alla frazione causa interruzione del plesso stradale per caduta massi, come segnalato dai Vigili del Fuoco)
Frazione di San Pellegrino
Lesionato il campanile della Chiesa di San Pellegrino
Frazione Preci
Chiesa di Santa Maria della Pietà e Chiesa di Sant’Eutizio: Lesioni evidenti
Frazione Campi di Norcia
Chiesa di San Salvatore:  Lesionata
Sellano (Pg)
Chiesa Montesanto: Caduta calcinacci e lievi crepe sulle mura
Borgo Storico di Sellano, Arco Medievale e mura storiche di cinta: Transennate dai Vigili del Fuoco, poiché pericolose per caduta calcinacci
Località Casale,  Chiesa di San Rocco: Lesioni e caduta calcinacci
Cerreto di Spoleto (Pg)
Località Colle, Chiesa Madonna di Costantinopoli: Lesioni infrastrutturali di notevole importanza
Località Borgo Cerreto, Chiesa Borgo San Lorenzo: Lesioni infrastrutturali gravi sul rosone centrale e nelle mura sottostanti
Frazione Ponte Cerreto, Chiesa di Santa Maria Assunta: Presenti evidenti crepe all’interno della sola sagrestia
Località Nortosce, Chiesa di San Pietro Greta: danni strutturali evidenti (non è possibile accedere al sito per l’alto rischio di crollo)
Eremo della Madonna della Stella (ubicato in alta montagna su scoscesa parete di roccia): Il Sindaco di Cerreto di Spoleto  segnala danni vari.

 

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