Carissimi amici [di Francesca Gallus]

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“Carissimi, amiche e amici, lasciate che esprima come posso il piacere di trovarmi di nuovo qui, in mezzo a voi. Vedo, dai vostri visi e dai vostri sorrisi, che il tempo passato dall’ultimo nostro incontro non ha fatto che giovarvi; vi trovo in ottima forma, vi trovo meglio di come vi ricordavo. Sfruttare il tempo che passa a proprio beneficio non è da tutti, ma voi, miei cari amici, siete abituati a cogliere ogni opportunità per trarne vantaggio e farne un’occasione favorevole, nessuno lo ignora. Permettetemi di ringraziarvi ancora per la vostra presenza.

Dà valore al nostro lavoro, ci ricompensa dei sacrifici durissimi che la nostra responsabilità richiede. Per me, per noi, questo significa vedere riconfermata la fiducia che già in passato avete accordato ai nostri prodotti. Sento il vostro calore, vorrei dire l’entusiasmo; vi vedo così numerosi, e so che vi aspettate da noi gli stessi risultati eccellenti a cui nel corso degli anni vi abbiamo abituato. Vi dico fin d’ora che nel periodo di tempo trascorso dal nostro ultimo incontro abbiamo lavorato molto duro, con lo stesso impegno di sempre, o anche maggiore, s’è possibile, e sono assolutamente certo che resterete soddisfatti e convinti dalle novità che presenteremo nel corso dei prossimi giorni.

Ma non è necessario entrare subito nel vivo del discorso; prima vorrei che ci prendessimo un po’ di tempo per noi, perché mi arriva una corrente di simpatia e positività che mi fa sentire come l’occasione di rivedervi vi sia gradita. Avremo l’occasione, in questi tre giorni di lavoro intenso ma anche di piacevoli pause di relax e socializzazione, di ritrovarci e riannodare i fili di amicizie antiche, che non possono essere coltivate nella quotidianità, ma che tempo e lontananza non riescono ad appannare. E sapremo anche, ne sono certo, apprezzare le amicizie nuove, che tanto possono ancora darci.

Io stesso, a causa del lungo intervallo che è stato necessario per completare il prodotto e testarlo efficacemente, ho perso alcuni contatti e vedo volti che, sebbene, naturalmente, mi siano noti, appartengono a signore o signori con cui non ho avuto fin’ora il piacere d’incontrarmi di persona. Troverete il programma dettagliato delle riunioni, ma anche delle occasioni di svago, nella vostra documentazione; avrete modo di apprezzarne la particolare ricchezza e lo straordinario interesse. Conoscete già lo sforzo che siamo abituati a fare per prenderci cura di voi, ma mi sento dire che questa volta ci siamo superati, per offrirvi un programma che non ha uguali per originalità e raffinatezza.

Mi aspetto di sentire un’esclamazione di meraviglia anche da chi è abituato al meglio, come voi, perché qui, in questi tre giorni, vi sarà offerto il massimo. E, d’altro canto, credo che qualche sospetto sull’eccezionalità di questa riunione l’avrete avuto quando avete scoperto, leggendo l’invito, quale località abbiamo scelto per il nostro incontro. Alla fine di questa breve presentazione ciascuno potrà ottenere dal proprio Assistente al Benessere Personale, che lo seguirà per ogni esigenza, qualunque delucidazione e informazione; naturalmente sapete che sono ben accette tutte le richieste particolari non contemplate nel nostro programma principale.

Vi lascio liberi al più presto, in modo che possiate già da ora prendere contatto e acclimatarvi, perché è necessario un breve periodo di adattamento a questa atmosfera ed a queste condizioni di temperatura e di pressione. Ma prima desidero rivolgere un saluto particolare a tutte le signore presenti, che nel corso degli anni, da uno sparutissimo drappello, sono diventate la quasi maggioranza dei convenuti, a dispetto di tutti i luoghi comuni che hanno sempre imperato sulla natura mite e pacifica delle donne.

Saluto ancora in modo speciale le delegazioni dell’Erspezia e della Minorperita, che hanno conquistato indipendenza e ruolo di primo piano nel consesso delle nazioni solo negli ultimi anni. Ed infine rivolgo un caldissimo benvenuto, e soprattutto un ringraziamento, alle rappresentanze dei movimenti indipendentisti, scissionisti e nazionalisti dell’Ibunte, della S.P.O.R.A, del Riperia Libera e del Paul Delire Vivo e Presente.

Come già in altre occasioni, siedono, a viso scoperto, fianco a fianco ai rappresentanti dei governi che combattono ogni giorno senza respiro, e si presentano con i loro nomi veri, peraltro ben noti a tutti voi. È grazie al loro contributo, determinante e gratuito, che ha potuto avere luogo la sperimentazione del nuovo ordigno.

Se in questi ultimi anni i Paesi che rappresentate hanno subito attentati particolarmente violenti e sanguinosi e non avete potuto spiegarvi quali armi potessero provocare simili guasti, sappiate oggi che si trattava delle varie fasi della sperimentazione della nuova bomba. Mi riferisco in particolare all’eccidio di Seppora, alla carneficina nel centro di Aspra di un anno fa, e all’ultimo, impressionante genocidio di bambini e gestanti, nella Città delle Madri, a Roma, non più di due mesi or sono.

Vi ho dato così una piccola anticipazione di quello che andremo ad esporre nella prossima riunione di lavoro, in cui vi fornirò i dati tecnici e chimici, la potenza di fuoco per unità di misura e una prima analisi dei costi rapportata agli effetti (come sempre preferiamo non usare la locuzione Costi – Benefici). Quindi ancora benvenuti, amiche e amici, ed al prossimo incontro.”

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