Si dice che pochi  mondi come il giornalismo vivano nell’effimero. I giornali il giorno dopo servono al più per rivestire le gabbie degli animali. Era una vecchia affermazione ma oggi neanche quello è un gesto praticato. In realtà se la matericità del giornale ha il destino segnato la sua immaterialità servirà agli storici di domani per ricostruire la contemporaneità non solo dal punto di vista storico ma soprattutto dal punto di vista sociologico ed antropologico. Ciò a prescindere dai giornalisti stessi.

Questi i pensieri soggiungono nel pubblicizzare  una nuova cerimonia degli addii che alcuni amici vogliono dedicare a Giorgio Pisano e che si celebrerà Sabato 8 Ottobre nella Comunità La Collina che era un luogo da lui molto amato. Era un luogo dove con qualche collega e molti amici aveva fondato un giornale che aveva una bella diffusione e che continuerà a funzionare avendo lui come esempio nell’impegno e nella determinazione. Una promessa collettiva e significativa sabato dalle 18 si compirà di non cancellare la sua febbrile attività in favore degli invisibili e di quelli che altrimenti non hanno voce.

In tanti parleranno di lui sabato ma forse il gesto più utile e coerente col suo modo di essere è far parlare lui stesso attraverso la riedizione dei suoi libri e la raccolta dei suoi articoli perché chi scrive vive per sempre nelle parole che ha detto e scritto.