Il No e il nonostante [di Nadia Urbinati]
21 Novembre 2016. Gad Lerner può dire di votare Sì nonostante Renzi, altri possono dire di votare No nonostante molti di coloro che votano No abbiano idee politiche non condivisibili. In altre parole, il voto sul referendum costituzionale non è un voto su o contro Renzi: e infatti c’è chi vota Sì, come Lerner, pur distinguendosi da Renzi. E’ vero anche l’opposto: si può votare No pur non avendo le stesse idee politiche di molti coloro che votano No. Il referendum sulla Costituzione taglia trasversalmente le idee e le appartenenze e, nonostante lo abbia promosso il Governo Renzi, l’opposizione a quella proposta del suo Governo non si identifica necessariamente con il giudizio sul Governo. Il referendum non si propone di “mandare a casa” Renzi. Non è un plebiscito su di lui e sul suo esecutivo. Dunque, distinguiamo la legge fondamentale da chi la usa. Noi votiamo No, anche se lo stesso faranno molti altri che hanno idee politiche opposte alle nostre; non sono loro l’oggetto del voto del 4 dicembre, ma la legge fondamentale del Paese: la Costituzione italiana. (*) Presidente di Libertà e Giustizia. |
Io penso di votare NO semplicemente perché ritengo la “riforma” inadeguata rispetto alle esigenze del Paese. Fosse per me, il Senato andrebbe semplicemente abolito, la Camera dovrebbe essere costituita da un massimo di 400 deputati, il compenso dei parlamentari dovrebbe essere di un massimo di 3000 euro mensili + rimborsi proporzionati alla distanza da Roma da rendicontare.