Sovranismo scuola e identità [di Paolo Mureddu]

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Ridurre la dispersione scolastica; far laureare quanti più giovani possibile, farli specializzare; raggiungere livelli di formazione pari a quelli indicati come media internazionale sono obbiettivi da condividere. non è una questione solo tecnica, non è una questione contingente. Per i Rossomori è una questione che attiene alla definizione della identità odierna e futura del Popolo sardo. Secondo due grandi sardi Gramsci e Lussu l’identità non è data dalla sola storia dalle sole radici e dal passato. Siamo consapevoli che chi non conosce le proprie radici non può apprezzare e governare il proprio futuro.

 

Ma la identità è la storia dell’ieri e la prospettiva del domani. E per avere forte identità nel futuro, la condizione più importante è che un popolo abbia cultura, conoscenza, consapevolezza forte del proprio ruolo in Europa e nel Mondo. Ed essere padrone del suo passato. È di oggi la notizia della ruberia delle testimonianze del nostro passato nel territorio di Terralba. Un popolo senza i luoghi in cui far conoscere il proprio passato che comunità rappresenta agli “altri”? Sto parlando di musei, gallerie e quant’altro necessario per questo fine.

 

Cultura, conoscenza, produzioni moderne che vadano nel mondo a comunicare ed avvertire che esiste la Sardegna, il Popolo Sardo, la sua storia. Insomma che esiste la Nazione Sarda. Dichiarare la nuova e attuale identità. Cultura ed ambiente; cultura e produzioni tali da far desiderare l’incontro degli “altri” con la Sardegna e i Sardi. Non c’è identità senza affermazione della stessa nei confronti degli “altri”. Bisogna farsi riconoscere e conoscerci.

 

Ai sovranisti, agli indipendentisti e ai partiti della sinistra di Sardegna oggi il compito della pratica e  l’obbligo della scrittura del progetto  e del programma elettorale delle prossime elezioni regionali.

Soberania est indipendentzia, e su caminu pro faghere imparis su Stadu Sardu.

*Segreteria rossomori

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