Primo maggio: Festa del lavoro [di Giuliana Perrotta]

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Il primo maggio é la Festa di Sant’Efisio per i cagliaritani e per le migliaia di sardi che accorrono a Cagliari animati da quella profonda devozione che mantiene intatta nel tempo una tradizione secolare che neanche il disastroso bombardamento del 1943 riuscì ad interrompere. Ma il primo maggio ricorre anche la Festa del Lavoro.

É una festa civile nazionale che è presente in tanti Paesi del mondo, istituita a Parigi nel lontano 1889 in ricordo delle battaglie degli operai per la riduzione dell’orario di lavoro. Nel nostro Paese anche durante il fascismo era celebrata la Festa del Lavoro, sia pure spostata al 21 aprile e quando, nel 1947 con il ritorno alla democrazia, si tornò a celebrare la festa del Lavoro il 1 maggio, a Portella della Ginestra avvenne la prima strage di lavoratori dell’Italia repubblicana, che suscitò una emozione grandissima.

L’Italia, all’indomani della fine della guerra, nell’avviare il necessario processo di pacificazione dopo la dura fase della guerra di Liberazione che aveva visto il Paese diviso in due, si era dotata di una Costituzione che aveva tra i suoi principi cardine il diritto al lavoro insieme a quello all’ uguaglianza e all’educazione.

Così nella Repubblica fondata sul lavoro, come recita l’art.1 della Costituzione, in occasione del 1° maggio, in ogni capoluogo di Regione vengono consegnate in una cerimonia pubblica alle presenza delle massime autorità  LE STELLE AL MERITO DEL LAVORO ai cittadini che si sono distinti per perizia e laboriosità in almeno 25 anni di attività lavorativa alle dipendenze di imprese pubbliche o private.

É una decorazione antica e prestigiosa, risalente al 1898, che viene concessa ogni anno dal Presidente della Repubblica su proposta del Ministro  competente ad un numero selezionato di  lavoratori che assumono il titolo di Maestri del Lavoro. Negli scorsi anni la cerimonia, che si svolge nella prestigiosa sala del Consiglio del Palazzo Viceregio, era programmata alle prime ore della mattina del 1° maggio e con un programma stringato al fine di non sovrapporsi con i festeggiamenti di Sant’Efisio,  con le (poche) autorità che arrivavano con difficoltà e in genere a piedi, essendo il traffico in città bloccato.

In altre parti del Paese dove ho lavorato la cerimonia si svolge con grande partecipazione; ad esempio in Puglia, la consegna avviene nel teatro Petruzzelli di Bari , pieno di autoritá, sindaci, sindacalisti e cittadini, in un clima di vera festa. Indubbiamente i nostri calendari sono pieni di ricorrenze: personali e ufficiali, civili e religiose, ambientali e benefiche,  in un alternarsi che negli ultimi tempi sembra diventato parossistico, sicchè non si è ancora spenta l’eco di una celebrazione che un’altra si profila all’orizzonte, con il rischio concreto che anche le date più significative si perdano di vista.

Ma sono profondamente convinta che sia importante riempire di contenuto sostanziale le feste civili che scandiscono il tempo pubblico delle nostre comunità e richiamare l’attenzione delle persone sul valore profondo che le cerimonie civili debbano avere per la cittadinanza, al pari di quelle religiose. Mi aiuta in questo difficile compito il Comitato di valorizzazione della cultura della Repubblica, che ho istituito in Prefettura, a cui ho chiamato a far parte gli esponenti delle istituzioni pubbliche e private più rappresentative del territorio.

Esaltare la Festa del Lavoro, e la cerimonia della consegna delle Stelle al Merito del Lavoro, in un momento in cui il nostro Paese é afflitto da una dolorosa e grave mancanza di lavoro, credo sia particolarmente significativo.

Per questo, al fine di consentire una più ampia partecipazione delle istituzioni e della cittadinanza alla cerimonia, quest’anno, in accordo con il Dirigente dell’Ufficio del Lavoro e con l’Assessore Regionale del Lavoro, la consegna delle Stelle al Merito si svolgerà, alle ore 18.00 e sarà possibile al termine, visitare le sale di Maria Cristina recentemente restaurate di cui ho disposto una apertura straordinaria.

*Prefetta della provincia di Cagliari

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