I colori e gli odori della festa [di Maria Antonietta Mongiu]

Folk of Sardinia

L’Unione Sarda 3/05/2017. La città in pillole. Sinonimi di Sant’Efisio sono anche gli escrementi di buoi e cavalli.  Eric Kandel della memoria e di come inerisca nel labirinto delle sinapsi ha fatto il cuore della ricerca, ragione nel 2000 del suo Nobel. Ho già scritto, come spiegò, con passione e allegria, a giovani studenti, quanto fossero attori della conservazione di quello che più connota la memoria: il paesaggio nelle infinite declinazioni.

Che bello pensare all’adolescenza sintesi non della memoria breve di un fugace racconto di un luogo ma della memoria di lunga durata. Archivio vivente della memoria di muri, facciate, colori di Cagliari. Un genio spiegava con semplicità una teoria scientifica ma ancor più e prima il senso dell’esistere consapevole.

Di come si costruiscano i ricordi, si archivino, si riconoscano quando li attingiamo dall’immane magazzino soggettivo e collettivo. Quello che si deve presidiare e arricchire e mai depauperare perché è un antidoto nella sofferenza.

Chissà se Kandel  conosce di Antonio Gramsci quella lettera alla madre del 29 febbraio del 1932 in cui le chiede di ringraziare Teresina del pensiero di volergli inviare le violette di Chenale e i bulbi di ciclamino selvatico.

Non è consentito tenerli in carcere perché “[..] niente violette e niente ciclamini, nessun diavoletto della natura deve stuzzicarmi le nari con effluvi e gli occhi con i colori dei fiori [..]”. Un apologo di quelle primordiali memorie, olfattiva e visiva, per Gramsci indimenticati sinonimi di  Sardegna.

Forse ebbe presenti anche quelle che conobbe negli anni cagliaritani: ramadura e goccius che invadono Stampace a maggio. Ciclamini, violette, rose, menta, alloro, mirto, escrementi di buoi e cavalli: sinonimi primordiali di Efisio, glorioso suo vicino di casa.

 

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