La Sardegna torni ad affermare con forza la tutela delle sue coste [di Fondo Ambiente Italiano]
Il FAI invita con decisione la giunta della Regione Sardegna a riconsiderare il testo del recente DDL di riforma urbanistica. La Giunta Regionale della Sardegna ha approvato la proposta di Disegno di Legge (DDL) di riforma urbanistica che sta suscitando molte polemiche. Pur ritenendo condivisibili i principi ispiratori del testo, il FAI – Fondo Ambiente Italiano teme che in diversi passaggi si faccia un passo indietro rispetto a un modello di sviluppo e di pianificazione che il vigente Piano Paesaggistico Regionale (PPR) ben rappresenta. Negli anni passati non sono mancati i tentativi di scardinare questo strumento, tanto innovativo quanto lungimirante, e sempre si è attivata una tenace difesa dei suoi principi, con legittimo orgoglio. “Le molte ombre nel Disegno di Legge urbanistica appena proposto offuscano purtroppo gli stessi principi a cui si è ispirato”, dichiara il Presidente del FAI Andrea Carandini. “Molti sono gli aspetti che destano preoccupazione, ma auspichiamo che – nel corso del dibattito consiliare – la Regione vorrà rivedere, correggere ed eliminare le criticità, tornando così a garantire sostenibilità ed equità intergenerazionale attraverso la tutela della principale risorsa del suo territorio: il paesaggio”. Dalla lettura del testo emergono infatti con evidenza diverse contraddizioni. In più punti la legge incrina fini e principi del PPR, in particolare nel merito della tutela della fascia costiera:
In questo quadro già allarmante si inserisce anche la delibera della Giunta regionale del 28 marzo 2017 su aree industriali e servizi e con la quale, forzando l’interpretazione del PPR, si escludono dal vincolo della fascia paesaggistica i nuovi piani attuativi delle aree industriali, considerandoli una “continuazione” dei vecchi piani industriali individuati con la legge per il Mezzogiorno del 1967! Per le considerazioni sopra esposte, il FAI indirizza un pressante invito alla sensibilità della Giunta al fine di porre rimedio e riconsiderare quello che appare a tutti gli effetti uno scivolone.
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