La scelta di Macron: Françoise Nyssen dai libri al Ministero della Cultura [di Luana De Micco]
Il Giornale dell’arte, edizione online, 18 maggio 2017. La sessantaseienne neoministra è responsabile della casa editrice Actes Sud. Un’editrice alla testa del ministero francese della Cultura. Se la funzione era già stata occupata da uno scrittore, André Malraux, autore di La condition humaine (1933), fa notare il quotidiano «Le Monde», è invece la prima volta che nel palazzo della rue de Valois, vicino al Louvre, siede la responsabile di una casa editrice. La nomina di Françoise Nyssen, che succede a un’altra donna, Audrey Azoulay, è stata accolta in Francia con molti entusiasmi. A 66 anni, la Nyssen è alla testa di Actes Sud con sede ad Arles, creata nel 1978 dal padre Hubert Nyssen, e di cui poi ha preso le redini nel 2011, alla morte del genitore. Nata il 9 giugno 1951 a Etterbeeck, in Belgio, ha la doppia nazionalità franco-belga. Appassionata di musica, cinema, teatro, scienza, non era destinata a fare carriera nei libri dopo aver svolto degli studi in biologia molecolare. Actes Sud continua ad essere definita una «piccola» casa editrice, se la si paragona al gruppo Gallimard per esempio, ma figura tra le «grandi» maison francesi, per aver tra le altre cose lanciato in Francia, nel 2004, la saga «Millenium», la trilogia dello svedese Stieg Larsson che ha venduto più di 50 milioni copie in tutto il mondo. Actes Sud è anche l’editore di Kamel Daoud, Salman Rushdie, Asli Erdogan e Paul Auster. Impiega circa 300 persone, ha una sede anche a Parigi e conta una fitta rete di librerie. Françoise Nyssen è una delle figure scelte dal giovane neopresidente francese, Emmanuel Macron, per il suo progetto di rinnovamento della vita politica. Macron aveva promesso una squadra di governo ad ampio spettro, che andasse oltre la tradizionale contrapposizione destra-sinistra, che rispettasse la perfetta parità uomo-donna, e che fosse composta per metà da politici di professione e per metà da personalità di talento della «società civile». |
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Francia
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Gilda Crispino
13:59 (7 ore fa)
a me
Congratulazioni alla Francia , l’iniziativa di eliminare i cellulari in classe , principalmente per queste fasce di età fino alle scuole medie è lodevole , racchiude un principio educativo che si basa sulla partecipazione , per cui non si devono avere distrazioni sciocche durante le lezioni –
L’educazione pedagogica è importante in queste fasce ed io credo si debba elevare tale principio anche nelle altre fasce scolastiche ed universitarie-
Educare non è aspetto facile , ma diventa ancor più difficile se ci sono distrazioni con locuzioni sgrammaticate che vedono eliminate parole , frasi -da un contesto logico-e connettivo-
Quindi spero che anche gli altri Paesi dell’Europa si adeguino a questo saggio provvedimento che racchiude se vogliamo lo spirito rivoluzionario dei francesi ,
portare questo provvedimento in aula , significa fare una rivoluzione culturale intelligente non in peius –
Quindi si è scelto bene , lodevole , va estesa-
Significa aver rispetto dell’allievo stesso , dei professori e delle attività cognitivi e formative- spiegate al discente-
Gilda Crispino
Gilda Crispino
13:54 (3 minuti fa)
Gilda Crispino
18:49 (2 ore fa)
a me
———- Messaggio inoltrato ———-
Da: Gilda Crispino
Date: 8 giugno 2018 13:59
Oggetto: Francia
A: gilda crispino
Congratulazioni alla Francia , l’iniziativa di eliminare i cellulari in classe , principalmente per queste fasce di età fino alle scuole medie è lodevole , racchiude un principio educativo che si basa sulla partecipazione , per cui non si devono avere distrazioni sciocche durante le lezioni –
L’educazione pedagogica è importante in queste fasce ed io credo si debba elevare tale principio anche nelle altre fasce scolastiche ed universitarie-
Educare non è aspetto facile , ma diventa ancor più difficile se ci sono distrazioni con locuzioni sgrammaticate che vedono eliminate parole , frasi -da un contesto logico-e connettivo-
Quindi spero che anche gli altri Paesi dell’Europa si adeguino a questo saggio provvedimento che racchiude se vogliamo lo spirito rivoluzionario dei francesi ,
portare questo provvedimento in aula , significa fare una rivoluzione culturale intelligente non in peius –
Quindi si è scelto bene , lodevole , va estesa-
Significa aver rispetto dell’allievo stesso , dei professori e delle attività cognitivi e formative- spiegate al discente-
” Fatti non foste a viver come Bruti
ma per seguir virtute e conoscenza ”
Dante Inferno XXVI canto-
Partendo da questa premessa , dalla considerazione di quanta anche se nella sua semplicità questa iniziativa può essere efficace per salvare l’Area di Broca , si spera che anche i giovani apprezzino per il loro bene questa valida proposta-
Purtroppo il problema dell’uomo di oggi è proprio il restringimento dell’Area di Broca che è la zona classica dove risiede fantasia , immaginazione , linguaggio , anche un tassello come questo proposto dalla Francia è importantissimo per aiutare ad un uso equilibrato la tecnologia che non è coniugata col corno umanistico-che gli conferisce invece armonia e completezza utile a salvare la parte migliore del cervello-
Fare capire ai giovani principalmente com’è importante recuperare l’Area di Broca , significa amare le nuove generazioni ed indurle verso la consapevolezza che se si continua a non capire a livello personale , collettivo l’esigenza di trovare soluzioni , fra qualche anno di tutta questa tecnologia che il benessere tra virgolette ha portato non sapremo cosa farcene –
Non potendo dire , neanche due parole : ” Pronto chi parla ? ”
Per cui tutto ciò che noi facciamo per recuperare , questa parte significa orientarsi verso il bene dell’uomo e della società-e della tecnologia stessa-
Congratulazioni , al Ministro Nyssen , l’iniziativa va estesa- a tutta l’Europa ed anche oltre – L’America ne ha più bisogno di noi –
Distinti saluti Gilda Crispino-