Caro prossimo assessore ai Trasporti, viva Ryanair! [di Sandro Roggio]

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Caro prossimo Assessore regionale ai Trasporti, spero che lei non abbia nulla contro Ryanair. Io ho scoperto da adulto l’esistenza della compagnia a basso costo comparsa all’improvviso nei cieli sardi.  E credo che nessuno, neppure tra gli economisti che sanno tutto,  possa dire di averlo previsto l’arrivo e il successo dell’impresa,  i piccoli aeroporti favoriti,  per cui è andata bene  pure a noi,  casualmente.

Non è amichevole il modo di fare di mr. O’ Leary – dicono. E  paga poco i suoi dipendenti, meno di altre compagnie.  Ma viva  Ryanair!  Ha dato la dimostrazione spiazzante: si può fare molto meglio di Alitalia + Tirrenia messe assieme per curare i disagi della cronica discontinuità territoriale sarda. Ha goduto di aiuti di Stato? Alitalia ha preso una decina  di miliardi –  soldi nostri –  senza restituire granché. E ne chiede altri.

D’altra parte ci sarà qualche ragione dell’alto indice di gradimento di Ryanair (secondo il  sondaggio  di International air transport association che non premia Alitalia).  Pure Tirrenia è stata soccorsa abbondantemente, sempre soldi nostri, e sulla sua impopolarità c’è chi scommette che sia almeno pari a quella di Abbanoa.

Si teme che  Ryanair possa decidere di volare meno in Sardegna e per quanto riguarda Alghero in particolare è già così. I motivi non sono noti e andrebbero chiariti. Normale che  noi tutti, non solo gli operatori economici, siamo allarmati: il viaggio low cost antidoto all’isolamento.  Tanti  ponti per l’Europa con un grande  incremento dei flussi di viaggiatori verso l’isola a beneficio  del turismo e dell’economia.

Altro che  incrementi di cubature in deroga per gli alberghi!

Un intenso vai e vieni con la felice partecipazione dei sardi che hanno preso confidenza con l’aereo spendendo quanto per andare in autobus da Sassari a Cagliari  o poco più. Che si sono sentiti cittadini d’Europa, fieri di esibire dimestichezza con il  British Museum,  le brasserie della Rive Gauche, la metropolitana di Barcellona.

Difficile rassegnarsi a su connottu. “Chi ha provato il volo camminerà guardando il cielo…” – scriveva Leonardo. E Ryanair, come ogni bravo venditore,  ha alimentato il bisogno di andare e tornare, irrinunciabile nella condizione della Sardegna per cui quei voli non sono un’offerta in più, ma un servizio che rimpiazza la secolare noncuranza dello Stato per i sardi in mezzo al mare  (attento alle richieste della Sicilia alla quale si ripromette il  ponte da una quindicina di miliardi).

Dal futuro assessore ai Trasporti della Regione vorrei sapere se considera la lezione di Ryanair utile. Mi piacerebbe che dicesse tra le prime cose  se ritiene che ci siano alternative al low cost, una soluzione che ci consenta di viaggiare come con Ryanair. Altrimenti chieda un incontro con il mister irlandese per  capire come stanno le cose.

Se mi posso permettere ci vada senza pregiudizi, e non si faccia consigliare dal suo predecessore. Cordiali saluti.

 

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