La presidenza della Regione è altro da generici livelli di gradimento [di don Ettore Cannavera]

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Associazione Terra di Pace e Solidarietà non intende entrare nel gioco del “totonomine” del candidato del Centrosinistra alla Presidenza della Regione. Questo perché la scelta di chi dovrà guidare la Sardegna in anni decisivi per il futuro di questa terra, e in particolare per le aspettative delle giovani generazioni, non può dipendere ancora una volta da generici livelli di gradimento.

“La scelta del primus inter pares di questa squadra, quello al quale affidare l’onere della candidatura a governatore, dovrà …scaturire da una duplice coerenza: coerenza rispetto al programma proposto e al progetto di crescita sociale, culturale, civile ed economica della Sardegna ma anche e soprattutto coerenza rispetto ai valori che vanno posti alla base dell’indifferibile e irrinunciabile rinnovamento morale della politica”.

Questo scrivevamo il 30 luglio del 2013, ben prima quindi delle primarie del Pd e di tutto quanto accaduto successivamente. Questa associazione ha elaborato da mesi una proposta di iniziativa politica e culturale articolata in cinque parole-guida – Terra, Pace, Istruzione, Lavoro, Solidarietà – che sono state poi ulteriormente declinate in modo ampio per costruire un progetto su cui impegnare il futuro Presidente, la sua Giunta e il Consiglio che risulteranno eletti.

Presidente, Giunta e Consiglio che dovranno individuare e utilizzare tutti gli strumenti idonei alla realizzazione di un programma capace di far rinascere la nostra terra che dovrà essere finalmente liberata dalle servitù militari, economiche, culturali; un programma che dovrà valorizzare l’immenso patrimonio di risorse proprie di questa terra finora sacrificate  a modelli di sviluppo esterni.

Queste scelte imporranno ai massimi livelli istituzionali regionali la piena applicazione delle leggi garantite dalla Costituzione e dallo Statuto e, nel caso quelle esistenti non fossero sufficienti, li dovranno spingere a indicare e a rendere operativi i nuovi livelli di autogoverno che si rendessero necessari.

La Sardegna deve affrontare il proprio futuro con nuove competenze, nuovo slancio progettuale, rinnovate energie politico-culturali. L’Associazione Terra di Pace e Solidarietà non intende limitarsi a fare da ‘sentinella’ perché questo futuro si realizzi, ma vuole dare il proprio contributo fattivo di idee, iniziative, progetti per trasformare in realtà aspettative legittime e forti. Con queste finalità Terra di Pace e Solidarietà si propone come luogo in cui, sulla base dei principi enunciati, si possa assicurare alla coalizione il massimo di coesione e operatività.

p. Terra di Pace e Solidarietà don Ettore Cannavera

*Comunicato Stampa del 4 Gennaio 2014

**Il titolo è della Redazione

 

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