Mongiu a Giunta, cemento non è soluzione. Replica a Erriu, disconoscimento di chi agisce democraticamente [di Ansa Sardegna]

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© ANSA Cagliari 29/08/2017. “L’esecutivo pro tempore brevi al governo della Regione, non può, non avendo un mandato specifico in tal senso, pensare al cemento come soluzione salvifica. Ci si auspica che in questa fase di fine legislatura, la maggioranza decida di sospendere l’iter legislativo relativo alle delibere del 16 e del 28 marzo e sul turismo per completare il percorso del Ppr favorendo finalmente l’adeguamento dei Puc al Piano paesaggistico regionale stesso che è la vera mappa dello sviluppo in Sardegna“.

Lo ribadisce l’ex assessora della Cultura della Giunta Soru, attuale presidente di Lamas e “anima” del frequentatissimo blog Sardegna Soprattutto, Maria Antonietta Mongiu, che replica all’assessore dell’Urbanistica Cristiano Erriu. “Ci disorienta il fatto che – spiega – a fronte di un messaggio inviato dal presidente Pigliaru nel corso dei lavori del seminario di Pattada ‘Materiali per un’urbanistica sostenibile’, col quale si scusava della sua assenza (“Questo non significa sottrarmi al confronto, anzi: sono convinto sia utilissimo“, ha scritto il governatore dicendosi disponibile ad un prossimo incontro pubblico, ndr), l’assessore all’Urbanistica replichi con parole che trasudano disconoscimento di chi, ai sensi della Costituzione, agisce democrazia partecipata mettendo a disposizione della comunità, conoscenza e competenza.

Sono certa che i sardi e le sarde capiscono che il paesaggio e il suolo della Sardegna non sono più oggetto di conquista – sottolinea Maria Antonietta Mongiu – Ciò anche a nome di quanti stanno aderendo a questo percorso di confronto e di messa a disposizione di saperi sociali. Saperi fondati sui veri principi dell’urbanistica partecipata come recupero di senso specie in comunità impoverite che, non trovando risposte nella Giunta dell’assessore, sono messe di fronte, ancora una volta al dilemma tra la svendita di patrimoni collettivi, la povertà e la nuova emigrazione“.

Secondo l’ex assessora, “si leggono ancora una volta le mitologie dei finanziamenti “stranieri” quale panacea di tutti gli irrisolti. Ma è ben noto che finora i cosiddetti investitori hanno solo depredato la Sardegna. Ce lo insegna tutto il secondo dopoguerra”. “Lamas e Sardegna Soprattutto – ricorda Mongiu-  ritengono che “il ‘luogo’ è non soltanto un luogo fisico in cui barattare cubature, ma un luogo simbolico in cui la comunità regionale finalmente si riconosce e su cui vuole fondare da protagonista e decisore il suo futuro“.

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Consiglio dei ministri impugna Legge Ominibus – Tegola per la Giunta Pigliaru e la maggioranza di centrosinistra alla guida della Sardegna nel percorso di approvazione della nuova legge urbanistica, già al centro di aspre polemiche.

Il Consiglio dei ministri ha infatti deciso di impugnare la legge omnibus, cosiddetta “di manutenzione“, che va a modificare sei vecchi provvedimenti legislativi ormai superati, a ritroso sino al 1985. Si tratta del provvedimento approvato a metà luglio dal Consiglio regionale, propedeutico all’esame della nuova legge sul governo del territorio.

La frenata di Roma arriva in un momento di forti fibrillazioni nell’Isola attorno alle nuove regole legate al paesaggio e al cemento, mal di pancia che scuotono non solo gli ambientalisti ma ampie fette del centrosinistra e del Pd in particolare, con Renato Soru, “padre” del Ppr, il Piano paesaggistico regionale che varò quando era governatore, in rotta di collisione con la politica urbanistica della Giunta Pigliaru.

Per Palazzo Chigi, alcuni passaggi della legge impugnata “prevedono interventi che si pongono in contrasto con le norme fondamentali in materia di paesaggio contenute nella legislazione statale, eccedendo in tal modo dalle competenze statutarie attribuite alla Regione Sardegna dallo Statuto speciale di autonomia, e violando l’art. 117, secondo comma, lettera s), della Costituzione“, che affida allo Stato la competenza esclusiva in materia di tutela dell’ambiente, dell’ecosistema e dei beni culturali. Ora si è in attesa che il dicastero degli Affari regionali espliciti le censure contestate che hanno portato all’impugnazione.

La legge omnibus interviene con i suoi 34 articoli in diversi ambiti: regolamentazione delle varianti in corso d’opera, mutamenti di destinazione d’uso, applicabilità degli strumenti normativi (Scia), risolvendo dubbi interpretativi emersi nel corso dell’attività di supporto agli enti locali.

Il provvedimento, che appunto anticipa la nuova legge urbanistica, si occupa anche dei procedimenti di semplificazione per l’approvazione dei Piani urbanistici comunali (Puc) e di interventi nell’agro, andando nel dettaglio per i progetti di parcheggi privati o relativi all’efficientamento energetico.

 

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