Francesco Pigliaru non è solo un cognome giusto [di Giuliano Murgia]

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Francesco Pigliaru non è solo una buona immagine:  ha una importante esperienza politica ed  amministrativa  iniziata con “ Progetto Sardegna” , un  tentativo  di trasformazione della Sardegna purtroppo solo parzialmente realizzato dalla giunta guidata da Renato Soru nella quale ha avuto un ruolo preminente. Credo e spero che Francesco  possa rilanciare quella esperienza che aveva interrotto per dissensi sui metodi di gestione  ma non sulla visione generale che la ispirava. Il tempo non è molto ma non si tratta di correre i cento metri come dice Marcello Fois, ed in ogni caso Pigliaru  partirebbe con un enorme vantaggio su concorrenti assolutamente incompetenti  o che corrono nella direzione sbagliata.

Il problema sta piuttosto nella zavorra burocratica e di vecchia politica che possono caricargli addosso, a partire dall’alleanza con il PSDAZ, del tutto disomogeneo e storicamente ostile a tutta la cultura rappresentata dall’esperienza di Francesco. In altre parole ho paura che la scelta del candidato risolva un’incresciosa situazione del PD, nata nella incauta gestione di primarie ferragostane dove si è misurata l’ influenza dei tantissimi  micronotabili alleati nel sostegno alla Barracciu e non un fecondo confronto di posizioni reso di fatto impossibile da tempi assurdi. Gestione incauta anche perché la questione giudiziaria in arrivo era abbondantemente prevedibile,  e da tanti prevista.  A questo proposito,  è vero che non si deve cadere in un ottuso giustizialismo, ma non si capisce perché debba essere esclusa la sola candidata alla presidenza lasciando gli indagati in lista.

In questo modo si vanifica in parte l’effetto del passo indietro della Barracciu. Mi sembrerebbe una posizione equilibrata e non giustizialista limitarsi ad escludere  quegli indagati che, per ricandidarsi,  hanno bisogno della deroga per il terzo mandato che, secondo logica, dovrebbe essere concessa per meriti eccezionali. Così come appare singolare che la deroga venga rifiutata a Gian Valerio Sanna, attivo consigliere ed autentica mosca bianca nel gruppo in quanto non ha ricevuto alcun avviso di garanzia.

In tutto questo nobile dibattito non  viene in alcun modo affrontato il tema della qualificazione politica del centrosinistra che peraltro esce logorato da cinque anni di opposizione incerta, confusa e contraddittoria. In realtà molte delle difficoltà attuali si spiegano col vuoto politico seguito alla sconfitta elettorale del 2004. Tanti anni senza politica, se si escludono i dibattiti organizzati da Sardegna Democratica e l’impegno personale di alcuni meritevoli consiglieri , hanno di fatto impedito la crescita di nuovi quadri, la selezione di un gruppo dirigente che valorizzasse per esempio i nostri eccellenti amministratori locali e consentisse  l’individuazione di parole d’ordine forti, capace di riaprire una stagione politica nuova.

 E’ triste osservare una opposizione che balbetta incerta di fronte all’incalzare di un centro destra che rilancia temi come la flotta sarda e la zona franca “integrale” che, così come vengono formulati stanno alle drammatiche esigenze della nostra isola come la stamina di Vagnoni al dramma di tanti malati disperati.

7 Comments

  1. Stefano Sanna

    Leggo lucidità politica e buon senso nelle parole di Giuliano Murgia, che presentano impressionanti analogie a quanto si ode nelle discussioni fra noi ex militanti di una sinistra perduta .
    In particolare per quanto riguarda l’opportunità di liberarsi dalla masnada di cosiddetti notabili che hanno trasformato il Pd in una banda di affaristi ingordi e prepotenti.
    Anche provando a entrare nel partito per dare un contributo attivo se ne viene chiaramente respinti fuori, accentuandone il carattere di

  2. rosa marras

    Sono in perfetto accordo con Giuliano Murgia e gli faccio i complimenti per la sua lucida e convincente analisi

  3. Tonina

    lucida e condivisibile analisi di Giuliano

  4. Maria Luisa Vargiu

    Un’ opposizione che finalmente “balbetta” e quindi c’ è ! Bene , molto bene. A quando il Programma ?

  5. Eretico

    Ma se in questi cinque anni il centro sinistrara ha fatto una opposizione incerta, confusa e contraddittoria, se l’assenza di politica ha impedito la nascita di nuovi quadri e di un nuovo gruppo dirigente, se continuano a candidare indagati e occuparsi di posti nelle Fondazioni e consigli di amministrazione, ma allora, perchè dovremmo continuare a votare il centro sinistra?

  6. Eugenio Aymerich

    Sempre lucido nell’analisi, condivido

  7. vittorio capecchi

    Caro Giuliano, sono del tutto d’accordo con quello che scrivi e vorrei riprendere i contatti. Il mio cellulare è 3495680774. A presto Vittorio Capecchi

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