A Sassari Sabato 23 settembre “Le tecniche artistiche e la Sardegna” [di Mauro Gargiulo]

Alma

Si terrà a Sassari il prossimo 23 settembre presso l’Accademia delle Belle Arti  “Mario Sironi”  un a giornata di studi su “Le tecniche artistiche e la Sardegna” che rientra nell’ambito delle “Giornate europee del Patrimonio” (GEP), una manifestazione promossa fin  dal 1991 dal Consiglio d’Europa e dalla Commissione Europea per potenziare e favorire il dialogo e lo scambio culturale tra le Nazioni europee.

Si tratta di un’importante occasione per riaffermare il ruolo della cultura nelle dinamiche della società italiana e per rivisitare in chiave europea il ruolo che la Sardegna ha ricoperto nell’ambito della Storia dell’Arte. L’Accademia di Sassari aderendo all’iniziativa partecipa accanto a tanti altri luoghi di Cultura a questo “straordinario racconto corale”, che costituisce la ricchezza diffusa del nostro Patrimonio Culturale e rende saldi quei vincoli di contiguità e cooperazione con il MIBACT con il fine di costruire un’offerta culturale multiforme, vera linfa della contemporaneità.

La Giornata si pone come esito conclusivo di un progetto didattico di più ampio respiro, sviluppatosi nell’anno accademico 2016/2017, denominato “Dalle botteghe alle Accademie nel Mediterraneo”  e curato dai docenti Luigi Agus e Giorgio Auneddu Mossa, che ha visto  il coinvolgimento di docenti di discipline artistiche italiani e stranieri e degli studenti. Il percorso progettuale si è sviluppato su due filoni paralleli, l’uno pratico in laboratori, l’altro d’impronta teorica, in modo da far dialogare i saperi e tradurli in proposte artistiche innovative. Molti i visiting professor di Università (Napoli, Malta, Siviglia) e Accademie, che hanno tenuto seminari per illustrare a studenti e pubblico i contenuti del progetto.

Nel corso dell’incontro di Sassari saranno illustrati importanti contributi nel campo della Storia dell’Arte in Sardegna e verranno esposti i risultati e le tecniche innovative con le quali sono state recuperate importanti opere d’arte.

Tra i funzionmari  della Soprintendenza di Cagliari interverranno:  Patricia Oliva che illustrerà i risultati del restauro del bassorilievo in ceramica policroma della Madonna di Bonacatu (primi decenni del XV secolo) di bottega donatelliana;  Francesca Porcella che eseguirà, alla luce dei nuovi restauri, una rilettura iconografica del retablo della Madonna degli Angeli di Oristano (XV sec), mentre Maria Passeroni  guiderà alla scoperta degli affreschi della Chiesa di S. Agostino a Cagliari (XVII sec.).

Dai docenti dell’Accademia di Sassari altri contribuiti: Luigi Agus presenterà l’opera di una famiglia di artigiani sardi, i Raxis, che pur se originari di Cagliari, operarono all’interno di una bottega che ha prodotto opere in Andalusia e nell’Isola tra XVI e XVII secolo. Alma Casula svelerà la tecnica con cui i meccanismi, finora ignoti e celati all’interno di tre altari lignei in S.Maria di Betlem a Sassari, contribuivano alla creazione di una scenografia  del sacro in Sardegna in epoca barocca. Infine Giorgio Auneddu Mossa e Claudio Gamba affronteranno le problematiche delle tecniche artistiche e il loro ruolo storicizzato all’interno delle pratiche didattiche delle Accademie.

Quella di Sassaro è una giornata che nasce all’insegna dell’inedito e dello svelamento, ma nello stesso tempo un momento di fusione tra prassi operativa e indagini documentarie. Non è questo il solo coagulo perché è in un tale milieu culturale che trova concretezza quell’indispensabile sinergia tra Soprintendenza ed Accademia, al fine di dare nuove speranze ai giovani di un’Europa, che stenta a crescere e deve  riconoscere nel suo comune patrimonio culturale il principio fondante della sua identità.

 

 

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