Memorandum 41. Caro Assessore all’Urbanistica a Pattada si dice “no imbruttedas su logu [di Barore Colveddu]
Il Presidente della Regione, Francesco Pigliaru, non ha potuto partecipare alla bella iniziativa che LAMAS e Sardegna Soprattutto hanno tenuto a Pattada il 28 agosto sul tema “materiali per un’urbanistica sostenibile”. Ha inviato un messaggio, scusandosi della sua assenza, affermando: “questo non significa sottrarmi al confronto, anzi, sono convinto sia utilissimo“, dicendosi disponibile ad un prossimo incontro pubblico. Sulla stampa il suo assessore all’Urbanistica Erriu taccia organizzatori e partecipanti di accuse false e infamanti e afferma che “la procedura indicata nel disegno di legge regionale… è rigidamente rispettosa di quanto previsto dalle norme nazionali sul paesaggio”. Un atteggiamento sconsiderato e arrogante, a prima vista, quello dell’assessore, se non fosse che mentre pronuncia queste imprudenti parole è arrivata per la Giunta di cui fa parte una pesante tegola, se non un intero tetto che gli crolla addosso, proprio dal Consiglio dei Ministri che ha deciso di impugnare il provvedimento propedeutico all’esame della nuova legge sul governo del territorio, che il nostro Erriu definisce “rispettosa“. E, invece, no, Palazzo Chigi dice che alcuni passaggi “prevedono interventi che si pongono in contrasto con le norme fondamentali in materia di paesaggio contenute nella legislazione statale…”. Sarà questo, assessore Erriu, che l’ha innervosita fino a mancare di rispetto ad una vasta platea, com’era quella di Pattada, a cui hanno dato il contributo tante donne e uomini di elevata e ampiamente riconosciuta cultura? Persone che per un’intera giornata hanno ragionato attorno a concetti, privi di pregiudizi e di ideologie, che ponevano al centro la difesa del suolo e del paesaggio – su logu – come vera posta in gioco della libertà, e della democrazia, della Sardegna, rispondendo all’affermazione iniziale della presidente di LAMAS, Maria Antonietta Mongiu, auspicante la decisione di sospendere l’iter legislativo del ddl sull’urbanistica e delle altre Delibere che stando al merito presentano profili di incostituzionalità. Con LAMAS, e con i suoi ospiti, il nostro assessore se la potrebbe cavare con delle dovute scuse, con Palazzo Chigi sarà un’altra cosa. Il lavoro di Pattada, invece, non era qualcosa che riguardava dei filantropi, si è trattato di un’azione collettiva di contestazione del principio indivisibile nell’agire politico partecipato. Quell’agire politico che con questo disegno di legge prevarica, e cementifica, i luoghi che costituiscono la intera comunità sarda. Un detto pattadese dice: “no imbruttedas su logu” (non sporcate il posto), quando a qualcuno che non dispone di un “luogo“, o di qualcosa, che non gli appartiene, gli viene permesso di farne uso. Non è una metafora, assessore Erriu, Palazzo Chigi vi sta dicendo che vorreste sporcare i luoghi che dovete amministrare ma che non sono di vostra proprietà. A Pattada abbiamo ragionato di questo senso a cui non si può rispondere nervosamente.
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