Memorandum 60. Sabato 30 Settembre 2017: Villamassargia ore 10:00, Seminario “Materiali per un’urbanistica sostenibile” [di Maria Antonietta Mongiu
www. sardegnasoprattutto.com 26 settembre 2017. Materiali per un’urbanistica sostenibile giunge alla seconda tappa del suo percorso preparatorio del Convegno Sostenibilità come opportunità di sviluppo della Sardegna. La rivista online www. SardegnaSoprattutto.com e l’associazione L.A.M.A.S. collaboreranno nelle organizzazione e promozione del II Seminario a Villamassargia, Sabato 30 Settembre 2017, nel B&B Ventanas, Via Mercato 11.Villamassargia sarà il case study per una puntata che approfondirà il tema della pianificazione urbanistica in relazione al concetto di democrazia partecipata e di progettazione di comunità. La giornata segue quella tenutasi il 28 agosto 2017 a Pattada, in cui si è voluto definire lo stato dell’arte sulla tutela del paesaggio e sulla legislazione urbanistica in Sardegna. Di fatto non si è parlato di metri quadri o di metri cubi ma di modelli di sviluppo, alla luce dei segnali dati dalla politica isolana, e a 11 anni dall’approvazione del Piano Paesaggistico Regionale, primo in Italia dopo il varo del Codice dei beni culturali e del paesaggio nel 2004. I livelli del rapporto tra comunità e luogo, in quanto molteplici, sono naturalmente soggetti a fattori “umani”. Ignorare, nel corso di una pianificazione, quali siano le relazioni tra singolo luogo e memoria strutturatasi, ignorare il legame tra oikos e topos sono errori imperdonabili che creano irrisolti non sanabili persino nei decenni. In altre parole: può un pubblico decisore impiantare uno strumento urbanistico senza tener conto del patrimonio sociale, culturale e quindi storico di un territorio? Certamente no. Le conseguenze sono quelle che vediamo anche nel martoriato Sulcis-Iglesiente che paga oggi e per gli anni a venire l’assenza di una visione di lunga durata dopo la dismissione delle miniere. Altro interrogativo che ci porremo sabato a Villamassargia riguarda gli ZERO del vero, sostenibile, duraturo sviluppo della Sardegna: Cubatura ZERO. Chilometro ZERO. Emissione ZERO. Dove lo ZERO ha un valore positivo proponendo alternative alla crescita economica connessa all’edilizia o alla chimica di base che consumano suolo senza creare lavoro e benessere. Una delle soluzioni alla crisi del secondo dopoguerra fu infatti la chimica di base e l’impulso all’edilizia sulle coste. In mezzo secolo la Sardegna ha costruito un immenso patrimonio di “cattedrali nel deserto” e di volumetrie che oggi si fatica a manutenere. Di conseguenza la novità dell’oggi consiste nel recupero di senso e di autocoscienza da parte delle comunità e di moltissimi amministratori locali del valore dei luoghi che indirizzano verso il restauro e la ristrutturazione, rinforzate sensibilità ambientali, il recupero dell’agricoltura e delle produzioni manifatturiere. Ed allora la domanda che porta con se anche la risposta è quanto nell’urbanistica “a cubatura ZERO” influisce il pensarsi parte di una comunità? La riflessione che si è attivata in questi mesi si ispira anche alle ultime scelte della giunta regionale sarda in tema di turismo e di sviluppo edilizio. La riproposizione dell’equazione “più volumetria, più turisti”, nel 2017, delinea orizzonti di programmazione economica abbandonati da tempo nelle aree a vocazione turistica più evolute del Mediterraneo. L’aggrapparsi al paradigma del cemento pare una coazione a ripetere di tante classi dirigenti, passate e recenti, isolane che è antistorica e che trova contraria l’opinione pubblica isolana. Una novità che i decisori politici dovrebbero prendere seriamente in considerazione. Esistono alternative? Quali le messe in pratica che possono costituire esempio e precedente virtuoso? La contemporaneità ha messo i sardi di fronte al miraggio del turismo di massa. Il fenomeno, secondo un semplicistico livello di analisi fomenta una proporzione tra quantità di persone introdotte in un territorio ed indotto economico. Ciò comporta non solo la citata “esigenza” di sempre maggiori posti letto nei luoghi di più facile afflusso – le coste – ma anche una vera e propria ipercaratterizzazione dei siti secondo schemi stereotipati, che scadono immancabilmente nel caricaturale. Se tutti si impegnano ad offrire il “tipico” si estinguono coloro i quali “sono” il tipico. Il mercato fagocita la socialità e le particolarità antropologiche. L’applicazione di un simile schema porta per forza all’annullamento delle qualità ambientali, e pertanto culturali, di un sito; meglio, l’applicazione sino al parossismo del sistema mordi e fuggi, croceristico o self made che sia, nel bilancio costi-benefici, non porta una reale crescita economica delle comunità investite. Ancor meno, anche in termini di autocoscienza, la promozione turistica low cost, della semplice movida. Bassi salari medi, conflitti tra turisti e locali che si risolvono in una periferizzazione della popolazione dei quartieri interessati dal fenomeno, crollo del commercio artigianale, costi idrici e in rifiuti solidi urbani non ammortizzati dall’indotto. Ecco perché il percorso di Materiali per un’urbanistica sostenibile non discuterà solo di terra, suolo, paesaggio, ambiente, beni comuni ovvero dei temi del PPR nel 2006 o del Disegno di legge sul Governo del territorio Sardo del 16 marzo 2017 e dei suoi articoli potenzialmente incostituzionali ma della Sardegna nei secoli a venire e tutti dovremo poter dire la nostra! PROGRAMMA Ore 10:00 Il Piano urbanistico partecipato di Villamassargia Dialogano : Benedetto Meloni Sociologo Walter Secci già Sindaco di Villamassargia Imprenditore Franco Masala Architetto SardegnaSoprattutto Discussione Ore 10:40 Sviluppo locale a metri cubi zero Dialogano: Pasquale Mistretta, Urbanista già Rettore Università di Cagliari Fausto Pani Geologo Cagliari Tore Sanna Vice presidente Federparchi Cagliari Ivano Atzori Architetto Pretziadas Santadi Discussione Ore 11:30 Sostenibilità: Casi di studio Dialogano: Francesco Sechi Ingegnere Trasportista Cagliari Salvatore Multinu Ingegnere Pattada Giaime Cabras Architetto Cagliari Discussione Ore 12:00 Turismo sostenibile per un’economia virtuosa Dialogano: Carlo Mancosu Sardex Ramona Bavassano Psicologa di comunità Stefano Cucca Manager turistico Ore 12:30 Ma davvero a più cemento equivale più lavoro? Dialogano: Carla Medau Sindaca di Pula Paola Massidda Sindaca di Carbonia Debora Porrà Maria Antonietta Mongiu Presidente Lamas Coordinatrice SardegnaSoprattutto Discussione Facilita il dialogoVito Biolchini Giornalista Presidente Sardegna Sostenibile e Sovrana |