Le decisioni di Sinistra Italiana Sardegna nell’Assemblea Regionale del 1 Settembre [di Redazione]
L’Assemblea regionale di Sinistra Italiana, riunita sabato 1 settembre a Ghilarza, ha confermato l’impegno assunto con gli elettori di lavorare attivamente alla costruzione del soggetto politico unitario di Liberi e Uguali con la costituzione dei Comitati di coordinamento provinciali e regionale aperti, oltre che alle forze politiche che hanno dato vita all’alleanza, ad altri movimenti e realtà associative e sindacali che volessero concorrervi, con il compito di predisporre e discutere, in sintonia con il Comitato promotore nazionale, i documenti politici e la struttura organizzativa del partito al livello regionale. Ha inoltre dato mandato a un gruppo di cinque dirigenti di prendere gli opportuni contatti con le altre forze politiche regionali per verificare eventuali convergenze programmatiche per individuare una piattaforma da presentare agli elettori sardi nella ormai prossima consultazione elettorale. A tale proposito Sinistra Italiana intende lavorare per la costituzione di un cartello della sinistra sarda, che definisca i principali argomenti da sottoporre al confronto programmatico con il PD e gli altri soggetti politici in vista dell’eventuale formazione di una coalizione in grado di competere con il centro destra e il movimento cinque stelle, sulla base di una dichiarata discontinuità con le scelte compiute dall’attuale governo regionale. Ha ribadito quanto già affermato in precedenti documenti relativamente al Disegno di legge sul governo del territorio che nella versione attuale è da riscrivere non prima di aver esteso il PPR a tutta la Sardegna. L’Assemblea regionale di Sinistra Italiana ha inoltre approvato l’adesione al Comitato per l’insularità. Invita i suoi simpatizzanti e tutto il popolo sardo a firmare presso i Comuni della Sardegna perché sia approvata la proposta di legge di iniziativa popolare per la modifica dell’articolo 119 della Costituzione affinchè si riconosca lo svantaggio della Sardegna e delle isole. L’auspicio è che le pari opportunità siano la piattaforma da cui ripartire perché si attuino pienamente la Costituzione e i valori che hanno dato vita all’Unione Europea.
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