Ma i governanti conoscono la differenza tra “governo del territorio” e Urbanistica? [di Alan Batzella]

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Non si finirà mai di insistere  sulla differenza tra “urbanistica” e  “governo del territorio”. Soprattutto in Sardegna. Perchè? Perchè la giunta che governa la Regione Sardegna ha cercato col Ddl che reca questo titolo di devastare il territorio facendo passare la convinzione che non esistesse una valida Legge urbanistica e che non sia gestibile il PPR approvato nel 2006.

Ma i nostri “governanti”, compresi i consiglieri regionali, si sono resi conto che i fondamenti del “governo del territorio”, quelli veri, sono già esaustivamente contenuti nella legge regionale n.9 del 2006 (conferimento di funzioni e compiti agli enti locali) ?  Fondamenti dai quali non si puo’ prescindere, a meno che nel frattempo non sia prevalsa una visione del “governo del territorio” centralista e indemocratica…

Bisogna restituire una dignitosa reputazione all’Urbanistica, innanzitutto distinguendola dal “governo del territorio” che certamente la comprende, ma è altra cosa da essa. Per urbanistica si intende il progetto collettivo della Città futura e dell’intero suo Territorio, come correttamente intendeva il termine “Piano regolatore generale comunale“, riduttivamente e ambiguamente modificato in “Piano urbanistico comunale“,

Città e Territorio fondati sul miglior uso dei beni sopravvissuti al disastro dei decenni trascorsi. Certamente non basta il Piano, urbanistico o regolatore che dir si voglia, per costruire concrete prospettive di rinascita civile, sociale ed economica.

Servono capacità imprenditoriali, meccanismi di incentivazione, di formazione, di credito. Spetta però all’Urbanistica determinare le regole per generare quella qualità urbana e ambientale, quella sostenibilità complessiva, che è la condizione di qualsivoglia rinascita, ristabilendo in primo luogo il controllo pubblico sui valori fondiari, il rigore delle regole contro l’abusivismo.

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