A tre mesi dalle regionali, tutti fermi o quasi. E questo non promette nulla di buono [di Vito Biolchini]
E se vi faccio lo scherzo…e alla fine non mi candido. Tutti fermi, o quasi. A meno di tre mesi dalle elezioni: una situazione mai vista. No, non è normale. E soprattutto, non promette nulla di buono. Partiamo dai 5 Stelle. Un mese fa la condanna di Mario Puddu e il suo passo indietro. Subito arriva l’annuncio di nuove “regionarie” per indicare il candidato presidente. Spunta qualche nome ma niente di più. Si resta in attesa. Prima o poi, qualcosa succederà. Nel centrosinistra da oltre un mese e mezzo si aspetta invece la discesa in campo di Massimo Zedda. Sembrava che la sua dovesse essere una guerra lampo e invece sta diventando una logorante attesa in trincea. Cosa aspetta il sindaco di Cagliari ad uscire all’assalto? Dice che “prima l’alleanza si deve allargare”. Ma come? Non doveva essere l’Invincibile Armata dei 130 sindaci a dare lo slancio decisivo? E Pizzarotti, che fine ha fatto? Certo che per Zedda ora è difficile tornare indietro. Difficile: ma non impossibile. Nel centrodestra invece sono settimane che si parla del sardista Christian Solinas come candidato alla presidenza. Un nome furiosamente contrastato da Forza Italia che al suo posto propone Salvatore Cicu, venticinque anni nelle istituzioni (non certo il nuovo o il rinnovamento) e un processo in corso da far tremare le vene ai polsi: dei sardi, però. Dicono che alla fine il candidato presidente lo deciderà Salvini. E se invece alla fine spuntasse il nome di Ines Pisano? Autodeterminatzione da parte sua è già in campo col suo candidato presidente, Andrea Murgia. Ma quale logica li ha portati ad invitare ad una loro iniziativa Renato Soru? In quanto a confusione, anche gli indipendentisti non scherzano. Poi c’è Maninchedda. Ha provato a portare il centrosinistra alle “primarias” del Partito dei Sardi ma l’operazione non è riuscita. Ora, a scanso di colpi di scena dell’ultim’ora, dovrà attraversare il deserto in solitudine. Meno di tre mesi dalle elezioni regionali, tutti fermi o quasi. Una situazione mai vista. No, non è normale. E soprattutto, non promette nulla di buono.
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Sardus iscallaus.