Del nuovo PPR c’è solo la copertina [di Carlo Mannoni]
Ieri notte, subito dopo il confronto in diretta su Videolina tra i candidati presidenti della Regione,avevo scritto: ” Cappellacci ha appena annunciato, nel confronto con gli altri candidati a Videolina, che domani approverà definitivamente il nuovo PPR. Come possa farlo, senza la conclusione della Valutazione Ambientale Strategica (VAS), è’ un mistero. Anzi è più che chiaro: domani Cappellacci fará approvare dalla sua giunta un PPR finto, nel senso che salterà a piè pari l’adempimento fondamentale, la VAS, rendendo illegittimo il nuovo PPR. Ma questo a lui non interessa: a lui interessa solo l’annuncio a fini elettorali e nessuno nei prossimi due giorni potrà prendere visione della Delbera per sbugiardarlo, dato che la Delibera sarà “oscurata” e potrà essere conosciuta solo ad elezioni concluse. Il colpo di coda del Brighella di Sardegna“. Pochi minuti fa la mia previsione della balla carnevalesca di Cappellacci ha avuto la conferma dalla viva voce dell’interessato nel corso del telegiornale di Videolina:” Il nuovo PPR è stato approvato (!) senza la VAS (Valutazione Ambientale Strategica“. Tale valutazione è necessaria ma non obbligatoria” ha sentenziato Cappellacci” convinto di gabbare il mondo e forse alla fine anche se stesso con l’ennesima delle sue bufale di legislatura.
La legge che regola il procedimento di VAS è chiarissima: per l’articolo 11 del Decreto legislativo n. 152 del 2006 (Decreto ambientale) “La VAS costituisce per i piani e programmi parte integrante del procedimento di adozione ed approvazione. I provvedimenti amministrativi di approvazione adottati senza la previa valutazione ambientale strategica, ove prescritta, sono annullabili per violazione di legge“. L’atto di approvazione del nuovo òPPR quindi. già claudicante perché si poggia sul provvedimento di adozione impugnato dal governo per evidenti vizi di costituzionalità, è quindi “annullabile per violazione di legge” come ci ricorda il decreto ambientale. Del nuovo PPPR abbiamo, cioè, solo la copertina ma a Cappellacci basta e avanza. Una patacca, un pacco, un imbroglio a fini elettorali, l’ultimo, spero, di Cappellacci e della sua giunta. |