Ragazzi dell’Onda “il Catalogo è questo” [di Mario Pirani]
La Repubblica, 24 Novembre 2008 – Il riformismo non è una teoria o una pia intenzione, ma una pratica concreta, un’azione per migliorare le cose, evitando, peraltro, di esagerare combinando sconquassi. Una premessa che mi è venuta alla mente nella sua ovvietà scrivendo un recente articolo sull’Università (Repubblica ). Tra il materiale da me non utilizzato per ragioni di spazio, vi era una nota sulle iniziative prese dal presidente indipendente della giunta di centro sinistra della Sardegna, il dinamico industriale Renato Soru, l’inventore di Tiscali. Più delle grandi riforme di vario colore che hanno inguaiato la scuola e le università, ancor più di quanto non fosse, Soru ha messo in atto per l’annualità 2008-2009 alcune misure semplicissime che si possono valutare immediatamente. La prima riguarda il punto più controverso del decreto Gelmini sulla scuola, la questione del tempo pieno. Ebbene, senza alcuna polemica e tenendo conto che la sua applicabilità implica la collaborazione tra lo Stato e le autonomie locali, Soru ha deciso che il bilancio regionale contempli uno stanziamento di 35 milioni di euro per estendere con fondi propri il tempo pieno a tutte le scuole primarie e medie dell’Isola. Il finanziamento verrà suddiviso in base all’autonomia scolastica ma è fin d’ora vincolato ad una utilizzazione non dispersiva, ludica o casuale, finalizzata a colmare le deficienze che le inchieste Ocse e nazionali hanno riscontrato nelle competenze di base dei ragazzi italiani, in specie nel Mezzogiorno e nelle Isole: italiano, matematica, scienze, ecc. Basterebbe questo per promuovere la Giunta sarda, ma il menù è molto più ricco e apporta un aiuto decisivo alle due Università di Cagliari e Sassari. Per dirla con Leporello: «Il catalogo è questo»:
III) Oltre alle normali borse di studio assegnate in base al merito e al reddito, da quest’anno la Sardegna mette a disposizione 2500 “assegni di merito” per un totale di 15 milioni, senza alcuna limitazione di reddito, per i giovani che si iscrivono per la prima volta alla università o sono già iscritti, a condizione che abbiano superato l’esame di maturità con almeno 80/100, che sostengano tutti gli esami universitari entro il tempo stabilito e conseguano una media del 27. Il contributo, versato direttamente allo studente, sarà di 500 euro nette al mese. Si tratta di una iniziativa senza precedenti nel nostro Paese, cui si aggiunge per tutti i neo iscritti un contributo di 1200 euro per computer e libri. Infine, per rimpinguare l’esigua somma data dalle università, la Regione assicura altri 2500 euro per ogni borsa Erasmus.
Se ricordiamo tutte le polemiche e gli ostacoli che incontrò il tentativo di Soru di far pagare imposte più salate ai ricchi proprietari delle ville della Costa Smeralda e degli yacht che attraccano d’estate nei suoi porti, e li confrontiamo con queste voci di spesa, ne scaturirà con esattezza in cosa consista l’equazione riformista. Dovrebbero farla propria l’Onda e quanti manifestano senza precisi obbiettivi. Qui ce n’è per ogni Regione. |