Prima gli Italiani? [di Franco Masala]
Cagliari. Martedì 3 settembre ore 11. Sull’autobus PQ diretto verso la spiaggia del Poetto in un giorno di crociera. Un giovane lombardo, alto e biondo, si ostina a tenere sulle spalle uno zaino voluminoso, ostacolando il passaggio degli utenti. Due giovani padri romani, anzi due papà, ostruiscono l’uscita con due passeggini aperti, disposti in parallelo e muniti di bimbo a bordo, lasciando uno stretto passaggio di non più di 10 cm per i malcapitati che devono scendere. Un cospicuo numero di crocieristi siciliani di varia età e corporatura occupa gran parte dei posti a sedere, compresi quelli riservati ai disabili. Utilizza l’autobus come fosse la propria autovettura, chiamandosi a voce alta, facendo programmi per la giornata, divulgando coram populo i risultati della biopsia di un parente, appena conosciuti tramite cellulare, rivelando a tutti in quale punto della spiaggia scenderanno. Frattanto persone anziane salgono e scendono senza che nessuno dei passeggeri seduti si preoccupi di cedere il posto; e sì che ci sono bambini e ragazzi, magari intenti a smanettare con lo smartphone. Non è necessario scomodare il vetusto Galateo di Monsignor Della Casa per rendersi conto che i comportamenti pubblici sono in caduta libera e precipitano sempre più in basso. Sarebbe opportuno suggerire la lettura di qualche capitoletto del celebre trattato cinquecentesco per far capire il rispetto degli altri. A scelta si potrebbero indicare i Comportamenti da tenere in compagnia degli altri oppure Prima di parlare bisogna sapere cosa dire – il tono della voce – scelta delle parole dal miglior suono e dal miglior significato. Prima gli Italiani?
|