La sinistra è tale se combatte il capitalismo, con la laurea e senza [di Roberto Musacchio]

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https://left.it/2019/11/04/la-sinistra-e-tale-se-combatte-il-capitalismo-con-la-laurea-e-senza/. Una delle cose più diffuse e, secondo me, più dannose di questo periodo è considerare le destre ignoranti e figlie di ignoranza. E tutti ignoranti chi le vota. Lo stesso vale verso i Cinquestelle. Fb è pieno di accuse al “bibitaro”. Si arriva addirittura a proporre che votino i colti. Se critichi Draghi ti dicono che lui è competente.

Per fortuna poi arrivano i ricordi di Di Vittorio a rammentare che un tempo i “cafoni” entravano in Parlamento e cambiavano l’Italia.Tra le tante cose andate perse con lo scioglimento del Pci c’è anche quella di saper essere colti sul serio, cioè di saper leggere la realtà in modo critico e per come vive nella gente.

Gramsci diceva di studiare e dedicava pagine e pagine alle culture nazional popolari.
Il Pci aveva scuole che insegnavano ad essere compagne e compagni. Per altro tutta questa esaltazione per i colti fa rimanere ammaliati verso i potenti. La politica, la finanza, la governance sono piene di uomini e donne laureati e ben vestiti che in questi 30 anni hanno tolto alla povera gente tutto quello che potevano. E continuano. Per giunta i colti ed eleganti con i rozzi populisti ci vanno anche a patti se serve.

Io penso che la sinistra è tale se combatte il capitalismo, con la laurea e senza.
Se poi vogliamo riflettere sul perché stiamo così consiglio la lettura di Mediocrazia un saggio di Alain Deineault che spiega come la governance abbia bisogno di mediocri, con o senza titoli.

 

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