Cemento in riva al mare, otto Asl, dorsale del metano: il Natale vintage della giunta Solinas [di Vito Biolchini]
Pensando di fare un regalo alla Sardegna, il presidente della Regione Christian Solinas ha annunciato ieri in rapida sequenza la ripresa dell’edificazione nella fascia dai 300 metri dal mare, il ritorno alle otto Asl e l’imminente inizio dei lavori della costruzione della dorsale del metano. Ci mancavano solo la reintroduzione della lira, l’abolizione dell’obbligo delle cinture di sicurezza e i Duran Duran primi in classifica, ma forse queste novità verranno annunciate prima di Capodanno. Cemento, lottizzazioni sanitarie e metano: le tre cose, va da sé, si tengono tutte dentro un’idea di Sardegna a dir poco superata, che si nutre anche della solita retorica vetero-industrialista di Portovesme, delle nomine irregolari sanate poi con leggi spudorate, di una qual certa opacità nei processi decisionali, in una comunicazione poco trasparente fattasi soprattutto propaganda, a beneficio di un giornalismo sempre più megafono dei poteri (di tutti i poteri) e sempre meno sguardo critico e voce consapevole, capace di raccontare la politica e la società. Tutte cose già viste. Perché non c’è niente in questa giunta di centrodestra che guardi al futuro. Niente. Politicamente, il giovane Solinas è infatti un figlio fuori tempo massimo degli anni ’80. Ma non quelli di Mario Melis ma di un altro Mario: Floris. Il presidente Dc, che del sardista fu successore, del nostro è stato abile maestro e mentore. D’altra parte in Sardegna nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma. E Solinas è così: autenticamente vintage. E dunque, in questo 2019 in cui in Sardegna l’orologio della storia all’incontrario va, auguro Buon Natale a tutti. A tutti, tranne che alla mia professoressa di Latino e Greco che per queste vacanze ci ha riempito di versioni da fare. Ma Solinas se ne frega: lui, a dispetto dei dati sulla dispersione scolastica, di lauree ne ha addirittura due. Tanti auguri Sardegna.
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Custa est sa ‘giunta’ chi andhat a dainanti a culissegus. Chi che zutat sos ogros in batile?