L’ultima di Solinas: “Per evitare il propagarsi dell’epidemia gli operatori della sanità potranno vivere negli ospedali”! [di Vito Biolchini]
Provo a spiegarvela con semplicità. Il governo Conte ha stabilito con un decreto legge lo scorso 9 marzo che per gli operatori della sanità non vale la regola che vale per tutti noi, ovvero che chi entra in contatto con persone infette si deve mettere in quarantena. Gli operatori della sanità vanno in quarantena solo se hanno i sintomi o sono positivi al tampone. In Sardegna viviamo però una situazione incredibile: la gran parte dei contagiati appartiene alle professioni sanitarie! Quindi che si fa? Per rispettare il decreto Conte e per “garantire il mantenimento dei servizi essenziali di cura e di assistenza alla popolazione sarda e di tutelare, al contempo, gli stessi operatori, i pazienti e i familiari degli operatori”, la giunta Solinas lo scorso 17 marzo ha adottato una delibera (la 13/24) con la quale innanzitutto si fissano in maniera precisa di quali protezioni devono essere adottati dagli operatori sanitari in tutti i contesti possibili (ecco l’allegato con le tabelle). Ma la delibera dice anche altro: Considerato che agli operatori in argomento (asintomatici e con tampone negativo) è richiesta la prosecuzione dell’attività lavorativa, sebbene con le cautele e le precauzioni riportate dettagliatamente nell’allegato alla presente deliberazione, al fine della maggiore tutela della popolazione generale e in particolare dei familiari, le direzioni sanitarie aziendali, in collaborazione con le direzioni di presidio ospedaliero, potranno allestire dei moduli abitativi in spazi attigui alle strutture ospedaliere o dedicare allo scopo porzioni degli stabilimenti ospedalieri, atti ad ospitare i predetti operatori. Avete capito bene: gli operatori sanitari ospedalieri potranno non tornare a casa ma vivere direttamente in zone dell’ospedale a loro dedicate o in strutture messe in piedi dalla Protezione Civile. Al fine di allestire i suddetti moduli abitativi è dato mandato alla Direzione generale della Protezione Civile di garantire alle Direzioni sanitarie delle Aziende del Servizio Sanitario Regionale il supporto tecnico, logistico e operativo necessario sia per l’allestimento dei moduli abitativi, sia per garantire gli approvvigionamenti quotidiani. Questa delibera è stata adottata quattro giorni fa. Domanda: i sindacati sono stati consultati? E soprattutto, la Regione quando pensava di dare notizia di questa novità, spiegandone tutte le implicazioni possibili?
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