Il principio di composizione delle competenze [di Silvano Tagliagambe]
Nell’isola che non c’è il Governatore appena eletto pretendeva, giustamente, che i componenti della sua squadra di governo avessero adeguate competenze, funzionali allo svolgimento il più efficace possibile della loro funzione. Ciò mise in grande allarme i partiti che lo sostenevano, alcuni dei quali non volevano, o non potevano, per mancanza di risorse umane, rispettare questa esigenza, ma non sapevano come sottrarsi all’imperativo categorico di fronte al quale erano stati posti. Fu allora consultato un grande sapiente, esperto di logica e argomentazione, il quale sentenziò, sbalordendo i presenti: “Gli ostacoli che non possono essere rimossi vanno, molto semplicemente, aggirati”. “E come si fa nel caso specifico della richiesta concreta di competenze precise?”, domandarono, ansiosi, gli interpellanti. “Semplice”, fu la pronta e saggia risposta, “basta applicare il principio di Frege, o di composizionalità, per cui il significato di un enunciato è funzione del significato delle sue parti e delle sue regole di composizione. Questo principio consente di spiegare come con un repertorio di espressioni sensate, si possa costruire un numero infinito di enunciati significanti.” Vedendo le espressioni stupite e un po’ sgomente dei suoi interlocutori il grande saggiò spiegò, pazientemente: “ facciamo un esempio concreto. Il partito x ha avuto lo 0,3%; l’y lo 0,5, il w lo 0,7 e lo z l’1,2. Ciascuno di essi, preso isolatamente, non potrebbe andare da nessuna parte. Ma se si mettono insieme e si aggregano ora, ex post (vuol dire dopo la consultazione elettorale, a urne chiuse e cose fatte, non preoccupatevi del latino), allora si può applicare il principio di composizionalità. Dividiamo la parola competenze nelle sue componenti sillabiche e procediamo così: x ci mette “com”; y contribuisce con “pe”; w aggiunge “ten”; e infine z chiude il cerchio fornendo la sillaba finale e decisiva “ze”. Ora applichiamo il principio di composizionalità: qual è il risultato della somma di queste parti? Com-pe-ten-ze. Ecco fatto, è un principio logico indiscutibile, non fa una piega, il Governatore non potrà opporre alcuna resistenza”. E fu così che in quella terra felice x, y, w e z ebbero il loro bravo rappresentante nella squadra di governo. Ovviamente l’esempio fece scuola. Altri partiti capirono l’antifona e si comportarono di conseguenza. Così fu risolto, nell’isola che non c’è, lo spinoso caso delle competenze. NB: OGNI RIFERIMENTO A FATTI CHE STANNO ACCADENDO, E A PERSONE REALI, OVVIAMENTE, È PURAMENTE CASUALE. |
Chiedo scusa all’ Articolista , sempre così competente, ma quella sillaba finale e decisiva ” ze ” mi ricorda tanto lo … zero ! Oggi è la Festa della Donna e con tutte le Donne voglio sorridere e augurare a me e a Loro insieme agli uomini tutti , un futuro migliore !