Ma quando il professor Luca Pani parla di “Deliri da incompetenza” si riferisce forse al presidente Solinas? [di Vito Biolchini]

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Che meraviglia le conferenze stampa del presidente Solinas! Per fortuna che restano in rete, perché già sento che quando tutto questo sarà finito me le guarderò di nuovo, per assaporare ancora una volta il gusto di quei mille “stiamo lavorando”, stiamo predisponendo”, “presto presenteremo”, “stiamo aspettando risposta”, “ci sono dei ragionamenti in corso”, “abbiamo intenzione di”, e via promettendo.

Ogni giorno per Solinas l’importante è prefigurare scenari e dire solennemente “domani”; un po’ come noi genitori facciamo con i figli piccoli, perché tanto sappiamo che il giorno dopo si saranno già dimenticati della nostra promessa, oppure avremo un’altra scusa pronta, un altro “domani” da giocarci. E infatti l’opinione pubblica bambina si beve tutto, comprese le grandiose idee per il comparto turistico, stasera esposte dal presidente della Regione. Niente di scritto e di definito, per carità, non sia mai! Accontentiamoci dell’idea.

Quindi, le novità sono le seguenti. In Sardegna quest’estate potrà passare le vacanze da noi solo chi potrà sventolare allo sbarco l’esito di un tampone negativo, accetterà di farsi fare un test rapido antivirale, nonché di essere costantemente monitorato da una app. E con questa regola, quanti turisti pensiamo che possano realmente arrivare nell’isola?

Non solo: proviamo a ribaltare la questione. E se io, sardo, voglio andare in vacanza in una destinazione che applica le stesse regole volute da Solinas, come faccio? Chi mi fa il tampone, posto che i nostri laboratori hanno ancora una capacità minima (ieri poco meno di 300 tamponi, mentre il Piemonte si organizza per farne diecimila al giorno)? Perché il presidente Solinas spaccia ancora l’idea di un’isola “Covid free” quando, il numero di tamponi processati in Sardegna quotidianamente è ancora bassissimo?

Intanto, in un tripudio di annunci, non si ha notizia più delle Usca, le Unità speciali di continuità assistenziale che dovrebbero curare i contagiati a casa (“sono pronte a partire” annunciava solennemente sei giorni fa l’assessore Nieddu), né qualcuno sa dire esattamente che cosa abbia prodotto nel suo primo mese di attività il nostro Comitato Tecnico Scientifico.

Una cosa è certa: uno dei suoi quattro componenti, il professor Luca Pani, si è dimesso dall’incarico. C’è chi dice dieci giorni fa, c’è chi dice addirittura pochi giorni dopo la nomina. Oppure c’è una relazione con il caso Inpeco-Brotzu? La questione evidentemente genera grande imbarazzo se non è stata ancora comunicata dalla Regione, ma tant’è.

Di sicuro il professor Pani ieri ha sbottato contro la politica e su Facebook, in un post dal titolo “Deliri da incompetenza”, ha scritto:  Ci troviamo in una situazione di una complessità impressionante, governati da incompetenti assoluti, che pensano solo al loro presenzialismo narcisista e non hanno nessuna idea di quello che dicono o fanno. Ma restano al loro posto. Per reggere l’immensa contraddizione quotidiana tra quello che annunciano e quello che realmente succede non possono far altro che delirare.

E ancora: Il delirio finale è quello secondo cui gli incompetenti che ci governano sono convinti di essere capaci di combattere contro un’armata invisibile che in 4 mesi ha messo in ginocchio il mondo.  Il vero delirio è la convinzione, che resiste a ogni critica, giudizio o fatto inequivocabile, che questi signori sappiano quello che fanno. Non lo sanno.

E infine, la stoccata finale: La prossima volta selezionate una classe dirigente responsabile che almeno di fronte all’incompetenza si faccia da parte invece che delirare. Ricordatevene quando andrete a votare, è una scelta di vita o di morte. Letteralmente.

Caro professore, questo ultimo paragrafo lo sottoscrivo all’istante. Ma, giusto per capirci, lei a chi si sta riferendo, esattamente?

 

 

 

 

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