Interrogazione al Senato sui lavori nel Faro dell’Isola dei Cavoli [di Gianni Marilotti et alii]

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Pubblichiamo l’interrogazione del 5 agosto 2020, Seduta n. 248, dei Senatori Marilotti,Corrado, Granato, Ferrara, Vanin, Naturale, Abate, Angrisan, Pirro, Pacifico, indirizzata al Ministro del Mibact Franceschini  sui lavori di restauro  nel faro dell’Isola dei Cavoli, di cui ha parlato la stampa locale che ha pubblicato foto assai allarmanti. I lavori sono stati oggetto di una dettagliata Interrogazione al Sindaco di Villasimius del Consigliere comunale Salvatore Sanna [N.d.R.]

Al Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo.

Premesso che:

si apprende da un’interrogazione presentata da un consigliere comunale di Villasimius (Sud Sardegna), da quest’ultimo inviata per conoscenza anche alla Soprintendenza dei beni culturali e all’Agenzia del demanio, di probabili manomissioni all’interno del faro dell’isola dei Cavoli durante i lavori di restauro;

tali manomissioni, secondo notizie in possesso del consigliere comunale, sarebbero state segnalate alla Soprintendenza ugualmente da alcuni cittadini;

considerato che:

la proprietà dell’isola dei Cavoli, faro compreso, appartiene al demanio statale;

il Comune di Villasimius ha ottenuto dall’Agenzia del demanio la gestione dell’intera isola, faro compreso, per 50 anni decorrenti dal 21 aprile 2010 con verbale di consegna prot. n. 4230/10 a seguito del pagamento di un canone d’affitto annuale;

considerato inoltre che:

l’isola dei Cavoli è inserita nell’area marina protetta “capo Carbonara”, istituita dal Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare con decreto ministeriale 15 settembre 1998 poi modificato nel 1999 e sostituito integralmente dal decreto ministeriale 7 febbraio 2012 (Gazzetta Ufficiale n. 113 del 16 maggio 2012);

il perimetro dell’area marina coincide quasi interamente con il sito di interesse comunitario (SIC) ai sensi della direttiva “Habitat” 92/43/CEE e della rete “Natura 2000”, con piano di gestione approvato dalla Giunta regionale;

nell’area marina protetta si trova una zona di protezione speciale (ZPS) istituita ai sensi della direttiva “Uccelli” 79/409/CEE;

l’area marina protetta, diventata area ASPIM (area specialmente protetta di importanza mediterranea) ai sensi della convenzione per la protezione del mar Mediterraneo dai rischi dell’inquinamento, meglio conosciuta come convenzione di Barcellona, è sottoposta ai vincoli del piano paesaggistico della Sardegna ed è anche SIC marino;

oltre la metà dei Comuni sardi ha aderito alla mozione per chiedere all’Unesco che il paesaggio culturale sardo venga inserito nella lista dei paesaggi Unesco che appartengono a tutti i popoli del mondo,

 

si chiede di sapere:

se chi ha autorizzato i suddetti lavori all’interno del faro dell’isola dei Cavoli fosse a conoscenza delle prescrizioni sancite dagli artt. 2, 9 e 10 dell’atto di concessione di immobile di demanio storico-artistico;

se il progetto relativo ai lavori di restauro abbia conseguito tutte le autorizzazioni previste e se i lavori effettuati fossero in linea con le previsioni progettuali;

se siano in corso interlocuzioni, approfondimenti e verifiche con la Soprintendenza dei beni culturali per la valutazione di eventuali danni o omissioni.

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