I nostri amministratori della pedagogia del rispetto dei luoghi hanno qualche idea? O la loro si misura in cubature? [di Salvatore Corveddu]
Ricordate i “certificati verdi”? In Italia sono stati introdotti come certificati ambientali con l’intento di promuovere gli interventi a tutela dell’ambiente, favorire la riduzione di emissioni dannose per l’atmosfera con l’incremento di energie provenienti da fonti rinnovabili, al fine di “educare” ad un comportamento responsabile, finalizzato a produrre effetti positivi sull’ambiente. Cosa è successo in moltissimi casi? E’ successo che, in particolare, i produttori di energia da fonti fossili tradizionali (carbone, gas, olio), non in grado o contrari a limitare le emissioni di anidride carbonica (CO2), hanno acquistato a man bassa “crediti ambientali” – leggi certificati verdi – da imprese e produttori di energie da fonti rinnovabili, creando un valore di mercato di questi certificati determinato dall’aumento o dalla diminuzione della richiesta dei medesimi. Per farla breve, insomma, da un’idea positiva a favore dell’ambiente, tormentata dalle distorsioni che in Italia li hanno fatti diventare “neri” visto che chi li ha acquistati, per la maggior parte, sono coloro che non hanno rinunciato ad emettere CO2 continuando a produrre da fonti fossili. Leggendo la proposta della Giunta regionale del prode Solinas sul “Piano casa”, una minus-legge che, a mio avviso, non ha rispetto della realtà e della natura, in particolare dove recita “i crediti volumetrici possono essere ceduti dai proprietari…a determinate condizioni (!)”, mi sono ritornati in mente gli imbrogli dei certificati di qui sopra. Davvero la ripresa edilizia, virtuosa per tutta una serie di attività, passa da un aumento delle cubature costiere, persino entro i 300 metri dalla battigia? Non un cenno, ad esempio ad una rete elettrica che elimini gli sconci che vediamo in tutti i nostri paesi e città (cavi volanti, palificazioni medioevali, ecc.) o di interventi di recupero edilizio che concorra a contenere/limitare lo spopolamento delle zone interne. Sono questi i passi avanti che dovrebbero rilanciare la pianificazione e l’uso del suolo, o stiamo parlando, ancora, di interventi mascherati da “vantaggi” derivanti da futuri turisti? O, invece, siamo di nuovo, e ancora, difronte ad affaristi senza scrupoli? A me pare che l’ipotesi più plausibile sia proprio quest’ultima, nonostante anche gli ultimi eventi atmosferici ci suggeriscano che sono altri gli interventi a cui pensare. Non so se sia il caso di suggerire a Solinas e ai suoi sodali di leggere il primo libro di Maria Montessori, dedicato al rapporto tra natura e ambiente, titolato “Il metodo della pedagogia scientifica applicato nella Casa dei Bambini”, ma ho paura che non siano i fondamentali che ignorano per ragionare sulla differenza tra priorità e affarismi. Credo che siano queste ultime le logiche che li allontanano dai veri bisogni della gente che rappresentano, seppur portatrice, anch’essa, di contraddizioni urbanistiche. Mio nonno, tanto tempo fa, come era in uso tra i saggi del mio paese diceva che, quando si veniva invitati ad andare a qualche festa paesana da forestieri, bisognava andare sapendosi comportare, con rispetto, “ma no imbrutedas su logu”, cioè abbiate rispetto di chi vi ospita. La cittadina di Bitti non sta pagando solo la furia della natura, ma ciò che è successo lì è già successo anche altrove. Lo dice uno nato e cresciuto a Pattada, i cui cavalieri con gli stendardi fin dai tempi antichi vengono attesi ogni anno, a Bitti, in occasione della Madonna del Miracolo, e fino al loro arrivo non si da inizio ai festeggiamenti. Segno che, da sempre, quello è un rapporto reciproco di genti chi no ana imbrutadu su logu. Ed anche segno di una pedagogia tra genti che hanno un preciso concetto del valore del rispetto, che è in molti sardi se solo se ne volesse far uso. Anche quando si parla e si decide di pianificazione del paesaggio. I nostri attuali (solo loro?) amministratori di questa pedagogia hanno qualche idea? O la loro si misura in cubature? Foto@Ansa
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