Gramsci, Kipling e il mistero della citazione del “mondo grande e terribile” [di Adriano Sofri]
Il Foglio. Piccola posta. 3 dicembre 2020. Un’Indagine che parte da Aidomaggiore e finisce con una cilecca. Sulle tracce dell’interesse di Gramsci per Kipling. Questa è una Piccola posta che ha fatto cilecca, ma ormai ci sono e la racconto lo stesso. Pensavo di aver fatto una piccola scoperta, piccolissima, ma no. Sto rileggendo Gramsci. C’è un’espressione cui ricorre più volte nella corrispondenza con Julka, la sua sposa, e Tania, sua cognata, e anche altrove, e così proverbialmente che si capisce che ne condividono l’allusione: “Il mondo grande e terribile” (già sull’Avanti!, nel 1917: “Il mondo è grande e terribile e complicato”). E’ una citazione, non mi ricordavo di chi. La rete opponeva un fuoco di sbarramento, perché quell’espressione è diventata un titolo di antologie e anche di un film, dunque c’era da attraversare una sfilza di pagine. Quando Google tarda a rispondere, telefono ad Alfonso Musci: è Kipling, da Kim (1901). “- Chela, questo è un mondo grande e terribile. – A me pare buono – sbadigliò Kim. – Cosa c’è da mangiare? Non mangio da ieri sera”. (“- Chela, this is a great and a terrible world.- I think it good, – Kim yawned. – What is there to eat? I have not eaten since yesterday even”). Alfonso mi indica anche il più circostanziato saggio di riferimento: Alessandro Carlucci, “Essere superiori all’ambiente in cui si vive, senza perciò disprezzarlo. Sull’interesse di Gramsci per Kipling” (Studi Storici, ott. – dic. 2013). Lo leggo con piacere, specialmente per la parte in cui segnala l’identificazione da parte di Gramsci della propria infanzia nella Sardegna coloniale con la vicenda di Kim (di Kipling Gramsci avrebbe pubblicato più volte sui suoi giornali la poesia “If”, che non era ancora diventata stucchevole). La prima di tante versioni italiane di Kim uscì a Milano nel 1913 (trad. Paolo Silenziario, per Vallardi). Allora Gramsci aveva potuto leggerlo. La mia curiosità era stata mossa da un altro dettaglio. |