Una Regione a prova di mouse [di Carlo Mannoni]

mouse

Il 3 maggio 1986, esattamente una vita e mezzo fa in termini di esistenza burocratica, la Regione pubblicò il bando per la concessione dei mutui “prima casa” previsti dalla legge regionale n. 32 del 30 dicembre 1985.

Data la notevole entità degli stanziamenti disponibili, fu scelto lo strumento del bando “a sportello” senza punteggi di merito attribuibili alle single domande – subito dopo si sarebbe trasformato in strumento “permanente” – che prevedeva l’attribuzione dei finanziamenti agevolati sulla base dell’ordine cronologico delle domande stesse, 17.000 spedite il 3 maggio, 13.000 il giorno successivo.

Quelle della stessa giornata furono collocate in un ordine definitivo, per l’attribuzione dei finanziamenti, determinato con il sistema della casualità, attraverso una routine informatica estratta a sorte alla presenza di un notaio.

Una procedura quasi simile, in un’era geologica successiva dal punto di vista burocratico, a quella recentemente adottata dall’assessorato regionale del Turismo per l’attribuzione dei finanziamenti per le manifestazioni che attengono allo spettacolo e alla cultura, all’enogastronomia, all’artigianato artistico e ai grandi eventi sportivi.

Finanziamenti per 7,5 milioni attribuiti attraverso il sistema del click day con due bandi scattati, online, il primo alle 8 del 22 ottobre scorso, il secondo, dopo pochi giorni, alle 8 del 26. Tutto deciso sulla base di millesimi di secondo, il tempo del battito d’ali di un’ape.

Una pessima figura per una Regione incapace di formulare un giudizio di merito sulle single proposte, una funzione indefettibile per un ente di governo. “Finanziare, finanziare. L’importante che qualcosa si finanzi. La buona sorte ci aiuterà e pescando a caso nel mucchio si rischia di fare buone scelte”, deve aver detto l’assessore regionale competente, che ha studiato la “teoria della decisione”, con l’unanime compiacimento dei colleghi della giunta regionale.

La stessa magra figura del periodo 2009-2014, con un bando “a sportello” dell’Agenzia regionale del lavoro per l’attribuzione di una parte delle borse del Master and Back, con le domande presentate “a mano” dai neolaureati sardi costretti a bivaccare per una notte intera davanti alla sede dell’Agenzia per ottenere uno dei primi posti d’accesso nella mattina successiva.

Procedura ripetuta qualche tempo dopo per l’attribuzione dei voucher ai disoccupati che intendevano impegnarsi nei tirocini formativi nelle aziende. Circa 1600 richiedenti che “smanettarono” forsennatamente sul proprio Pc dandosi battaglia a partire dalle ore 10 del fatidico giorno del bando e che mandarono in tilt il sistema informatico della Regione.

Questa Regione è ammirabile e non finisce mai di sorprendere. Siamo vicini, dicono, a una riforma della burocrazia “epocale”, con super capi dipartimento e super segretari generali di prossima istituzione pagati “a peso d’oro”. Speriamo che i nuovi super dirigenti non vengano anch’essi scelti con un “bando a sportello”.

Ormai, si sa, la genetica ha affinato e selezionato gli individui migliori: è infatti solo questione di riflessi pronti ed allenati, come ben sa l’assessore regionale del Turismo. Così può succedere che un mouse mal funzionante o una mano tremante possa decidere, un giorno, la tua sorte a favore di chi può avvalersi di un mouse super tecnologico ed è dotato di una mano più che ferma..

 

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