Un’informazione per l’attuale maggioranza: gli ambientalisti non sono pochi fissati! [di Pier Giorgio Testa]

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L’uso del suffisso, in questo termine, ha come obbiettivo, solo parziale, quello di una facile identificazione; più spesso o quasi totalmente quello della irrisione nei confronti di pochi e per questo emarginabili, fissati e “che non hanno altro da fare”. Eppure il tema dell’ambiente cresce costantemente d’importanza e, c’è da credere che, in brevissimo tempo, Nazioni schierate su fronti opposti riguardo ad esso, potranno arrivare anche a gravi conflitti.

A meno che non si creda che Norvegia, Svezia, Danimarca, Olanda e, in parte, Germania si possano accontentare dei loro piani di riduzione dei combustibili fossili, a tutti i livelli, sapendo che altri non vogliano adottare le loro stesse risoluzioni.

Ma se “gli altri” dovessero avere il citato, infastidito atteggiamento è possibile che gli sforzi economici realizzati a tutela della salute dei propri cittadini, verrebbero vanificati attraverso soprattutto l’inquinamento dell’aria, tema oggi scomparso dai media, ma ritenuto importantissimo per giustificare la dominanza del cancro tra le malattie dell’occidente industriale, cancro invece raro negli altri paesi.

Essendo noto, per esempio, che l’atmosfera sia priva di confini, gli scarichi di decine di migliaia di aerei che quotidianamente ci sorvolano, andranno a riguardare anche le nazioni che tentano di difendersi dall’inquinamento. Infatti quando noi usiamo gli aerei “comodi e rapidi” neghiamo a noi stessi la mortalità quasi al 100 % negli incidenti aerei se rapportati a tutti gli altri veicoli e ci disinteressiamo dei miliardi di tonnellate di gas di scarico dell’aereo che usiamo.

Ma soprattutto non vogliamo capire che il tempo risparmiato con l’aereo, quando non esistano gravi urgenze, non lo utilizzeremo mai per l’ozio, ex latina lingua, ma per continuare a nevrotizzarci con altri impegni stressanti. Il bisogno di Turismo, forse maggiore in chi lo organizza che in noi, non accoglie volentieri questi discorsi; figurarsi gli americani che si apprestano ad organizzare viaggi turistici sulla Luna, per i quali si sono prenotati attori e “uomini di cultura”; quanti inquinanti immetteranno in atmosfera, che è di tutti, senza che nessuno potrà impedirlo?

Se così si scalda l’atmosfera (in cielo) e con la complicità di orrori   edilizi (in terra), non potrà essere più definito paradossale che un ciclone tropicale si sia abbattuto in piena Barbagia, in zona montana, sede di nevicate e che abbia creato gravi danni. Grazie al continuare a diffondersi di questa sensibilità, forse si potrà sostituire il termine “ambientalista” con serio, onesto colto, responsabile, disinteressato, termini riferiti a quelle persone che intendano continuare a lottare.

 

 

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