Ma l’America di Biden è così ambientalista come dice [di Pier Giorgio Testa]

E a proposito di USA, Biden appena eletto, ha mostrato immediatamente quanto distante sia dal disinteresse nei confronti dell’ambiente, dichiarato e mostrato dal suo predecessore. Ci tranquillizza la sua svolta ambientalista: non si faranno, infatti in Alaska, le trivellazioni, già autorizzate, alla ricerca di minerali rari.

La cosa sarà certamente importante e i nostri media si sono affrettati a dimostrare il diverso clima che c’è alla Casa Bianca; ma questa però non sembra, tra le scelte immediate, essere utile per  arrestare i cambiamenti climatici che, come è noto,  sono dovuti agli scarichi ad alta temperatura nella Troposfera.

È come dire che pretendiamo che ci venga riconosciuto di lavorare per la Pace se impediamo agli Indios dell’Amazzonia di usare cerbottane. Siamo arrivati, per la questione ambientale, ad un drammatico giro di boa, che comporti un’immediata inversione di tendenza e quindi di comportamenti. Sarebbe stato meglio, per credere ad una svolta ambientalista USA, che Biden annunciasse, per esempio, una moratoria che annullasse per 50 anni i lanci di missili interplanetari, spegnendo anche il facile entusiasmo con cui i servizi, sempre pron(t)i, televisivi nostrani suggeriscono gioie infinite, che ci aspetterebbero  all’arrivo su Marte e al prossimo turismo sulla Luna!

Faremmo a Biden un grato monumento, lui ancora vivente, se solamente scoraggiasse l’utilizzo di aerei a fini turistici, permettendo solo i voli per merci e per motivi realmente cogenti, come quelli sanitari, sempre almeno per qualche anno. Il Presidente USA sarà a conoscenza che le folle di turisti che, per puro divertimento, da tutto il mondo si sentono obbligati a visitare le Seychelles, le Fiji, Saint Martin e altre località esotiche e remote, stanno utilizzando i mezzi di gran lunga più inquinanti e inefficienti, dato che gli aerei, per portare 200 passeggeri, inquinano più di dieci navi in grado di portarne ventimila?

Potrebbe anche tenere conto delle persone che, grazie all’inquinamento del turismo mordi e fuggi si divertono, contemporaneamente stanno creando problemi a intere popolazioni che non sono oggi nelle condizioni di gioire inquinando, come invece capita così di frequente agli occidentali ricchi?

Ma si sa, se si movesse in questa direzione, vorrebbe dire che potrebbe non rispettare gli interessi economici americani, soprattutto quelli di alcuni, che non gradirebbero, mostrando di essere davvero SOVRANI, ma almeno avremmo qualche prova del suo interessamento reale per la salute di tutti e qualche prova che quella della vaccinazione di miliardi di persone non sia stata solo una “obbligata” operazione commerciale.

Quanto sarebbe utile che gli intellettuali nostrani dimostrassero di poter esprimere una chiara condanna contro gli USA, anche oggi che l’impero sovietico non esiste più, smentendo le male-lingue che parlavano di intellettuali pagati dai comunisti russi.

 

One Comment

  1. Mario Pudhu

    Milli bortas zustu su chi narat e proponet cust’artículu!
    Comente depiant frimmare sas fàbbricas de armamentos! Est tempus finzas tropu regadiu chi s’ONU cuncordet una initziativa mundiale in custu sensu!
    Sinono paret (ma cantu est!!!) chi sos milliardàrios, meres a sensu únicu de sa richesa sociale fata fintzas cun su fàmine de cantos no tenent mancu a manigare) ischint fàghere petzi milliardos de machines e ammuntonare àteros milliardos ancora de prus a sensu únicu.

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