L’impero del sole [di Franco Masala]
Ascoltare un’orchestra dal vivo e non vedere il direttore è un’esperienza riduttiva che per poco non fa rimpiangere l’ascolto casalingo con un CD, oltre tutto tecnicamente perfetto. La configurazione del Teatro Lirico di Cagliari – con le sue logge aggettanti dove è sistemato il pubblico “pandemico” – ostacola la visione di mezza platea dove è sistemata l’orchestra e, conseguentemente, occulta del tutto il direttore, impedendo la percezione degli attacchi e degli stacchi e anche della sua emotività durante l’esecuzione. Fatte salve le necessità da COVID-19 si auspica quindi il rapido rientro dell’orchestra sul palco o in buca tanto più che rimangono anche problemi di amplificazione in una sala che fa da cassa armonica troppo grande. Così, per esempio, i fiati coprono gli altri strumenti o viceversa a seconda della posizione dell’ascoltatore con risultati squilibrati all’interno della compagine orchestrale. Peccato poiché il programma diretto dal maestro Luciano Acocella, al suo debutto cagliaritano, presentava alcuni motivi d’interesse, pur rendendo difficile il giudizio proprio per le condizioni logistiche. Primo, l’esecuzione del poema sinfonico Helios del danese Carl Nielsen (1903) che inizia sommessamente per crescere con il sorgere del sole, derivato da un viaggio in Grecia, e terminare con lo spegnersi della luce, affidato al suono del corno. Il tutto esaltato dall’inedito velario di color rosso arancio che chiude il palcoscenico sul fondo. Anche il Canto del destino (Schicksalslied) di Brahms non è di frequente esecuzione e qui, sui versi di Hölderlin il coro, istruito da Giovanni Andreoli, ha dato il suo contributo, talvolta eccedendo nella sonorità delle voci. Ultimo pezzo la terza sinfonia “Renana” di Schumann, legata ai pochi momenti felici di un musicista travagliato nello spirito. Pubblico non molto numeroso compreso un ascoltatore senza mascherina regolamentare per tutta la prima parte del concerto e che, ripreso garbatamente dal personale di sala, se n’è andato innanzi tempo, imitando un po’ il marito della nota storiella che si era evirato per far torto a sua moglie… *foto di Priamo Tolu ©
|