L’eloquenza delle jacarande [di Maria Antonietta Mongiu]
L’Unione Sarda 28 luglio 2022. La città in pillole. De jacarandae eloquentia. Di cosa si tratta? Come sanno i cittadini, la jacaranda è una pianta che, quando fiorisce, rende i viali di Cagliari superbamente colorati da non immaginarteli senza. Eppure, non sta lì da sempre; a prova che il paesaggio è frutto della continua dialettica tra natura e cultura. L’eloquenza? È l’arte e la tecnica di parlare o scrivere con efficacia, in modo da persuadere e commuovere gli uditori o lettori. Così nella Treccani. A cadenze fisse, come per il maestrale, a Cagliari o meglio nel consiglio comunale esplode la guerra delle fronde degli alberi che non riguarda solo le jacarande. In altre parole, si disputa, ad libitum, sulle tecniche di potatura. Ed è allora che l’irresistibile arte del dire scivola nella resistibile polemica. Per alcuni la capitozzatura non è coerente con le procedure più idonee per garantire al verde urbano altro dall’essere banale quinta decorativa. Per altri è la soluzione. Nella disputa manca lo sfondo ovvero l’irriducibile pervasività che a Cagliari ha il patrimonio arboreo la cui dimensione oltrepassa parchi e giardini pubblici. Assai di più di uno scontro residuale e di parte. Intanto, Cagliari si candida, per il 2024, a Città verde Europea. Enhorabuena, verrebbe da dire, visto che diretta concorrente, è una città spagnola. Nel mentre Stefano Boeri, architetto di chiara fama e di altrettanta capacità di comunicare la sua attività professionale, propone, buon ultimo, al Comune soluzioni di varia eccletticità per la Via Roma, anch’essa parte del paesaggio urbano da una manciata di secoli. Tra le soluzioni, visto il personaggio, è incluso un orto/giardino botanico; comprensivo, se non si è inteso male, delle specie arboree presenti nell’isola ma, in chiave innovativa, o meglio nella declinazione pieds dans l’eau; più o meno con i piedi nell’acqua. Secondo un vecchio quanto superato luogo comune sulla Sardegna, per ricucire la separatezza tra mare e terra e per arricchire il patrimonio arboreo della città. Forse, come si inizia, sommessamente, a dire, l’inopportuna barriera ne aumenterà la divisione. Intanto è da ri-leggere un introvabile quanto prezioso vademecum di Siro Vannelli, Il verde di Cagliari: guida alle piante e ai giardini della città, edito nel 1986 dall’Assessorato al verde pubblico del Comune di Cagliari. Si scopre una città tra le più lussureggianti del Mediterraneo. Lo ebbe a dire anche Gilles Clément quando tenne, nel 2008, nella Manifattura Tabacchi una rivelatrice Lectio magistralis. |