Di nuovo Tosca [di Franco Masala]
Le celebrazioni per il centenario della morte di Giacomo Puccini si sono già avviate nel teatro Lirico di Cagliari nel dicembre scorso con La bohème e continuano ora con Tosca. In giugno ci sarà Madama Butterfly e, considerato che ci saranno altri sei mesi, magari si rappresenterà qualcos’altro. Rimane il fatto che Puccini con Verdi e Mozart è il musicista più rappresentato al mondo e quindi le celebrazioni sono quasi pleonastiche e, magari, si poteva uscire dal seminato e rappresentare quella Rondine che, prevista nel 2020, fu cancellata per il COVID-19. Oltre tutto sono previste diverse produzioni in Italia e uno scambio con altri teatri non sarebbe stato malvisto. Accontentiamoci dunque del ritorno dell’ennesima Tosca a distanza di cinque anni esatti nell’ambito di una lunghissima presenza cagliaritana che comincia addirittura nel dicembre 1900 e quindi a neppure un anno di distanza dalla prima assoluta al Costanzi (ora Opera) di Roma avvenuta il 14 gennaio. Il successo fu immediato anche se insidiato da accuse di Verismo e di Grand Guignol, parzialmente giustificate, e ormai Tosca è entrata nel novero dei grandi capolavori che cominciano il Novecento con Pelléas et Mélisande, Salome e Elektra. Piuttosto la ripresa così ravvicinata avrebbe meritato qualcosa di innovativo nella messinscena o la presenza di interpreti eccezionali. Si riprende invece la tradizionale regia di Pier Francesco Maestrini, riprodotta da Daniela Zedda, che allinea qualche piccola e poco consona novità in un déja-vu. Il tutto completato dalle scene e proiezioni di Juan Guillermo Nova con chiari riferimenti pittorici, i costumi di Marco Nateri e le luci di Pascal Mérat, riprese da Jean-Paul Carradori, Sul podio Beatrice Venezi governa l’opera in modo alterno: eccessi di volume soprattutto nel primo atto e nella scena della cantata del secondo con il risultato di una preponderanza di coro e strumenti dietro le quinte tali da annullare o quasi i cantanti sul palcoscenico; oppure indugi reiterati sui rallentando che danno qualche problema alla resa dei cantanti. Il terzo atto appare più equilibrato anche se la voce della protagonista svetta inesorabilmente con una veemenza che ci porta indietro a certe Tosche d’antan. Il soprano Veronika Dzhioeva, infatti, costruisce un personaggio granitico – che pure non sarebbe avaro di mezze voci – con un volume ragguardevole e una dizione perfettibile, affiancata dal tenore Murat Karahan che piazza i rituali acuti nei punti cruciali ma stenta a trovare il personaggio, un po’ tirato via riguardo a fraseggio e partecipazione emotiva. Il migliore in campo è dunque il baritono Ivan Inverardi che restituisce uno Scarpia nella tradizione, valido sia vocalmente che scenicamente grazie anche alla figura imponente. Francesco Leone disegna un buon Angelotti mentre il sagrestano è il veterano Angelo Nardinocchi. Completano la locandina il pavido Spoletta di Safa Korkmaz, Francesco Musinu (Sciarrone), Alessandro Frabotta (il carceriere) e la squillante voce bianca fuori scena di Andrea Rossino. Orchestra e Coro del Teatro Lirico e coro di voci bianche del Conservatorio Statale di Musica “Giovanni Pierluigi da Palestrina” di Cagliari, istruiti rispettivamente da Giovanni Andreoli e da Francesco Marceddu. Pubblico folto e successo sicuro interrotto da una manifestazione finale pro Palestina libera con annesso lancio di volantini dall’alto che ha riportato la memoria al celebre incipit del film di Luchino Visconti Senso (1954). *foto di Priamo Tolu Tosca melodramma in tre atti libretto Luigi Illica e Giuseppe Giacosa, dal dramma La Tosca di Victorien Sardou musica Giacomo Puccini editore proprietario: Universal Music Publishing Ricordi s.r.l., Milano Teatro Lirico di Cagliari
venerdì 15 marzo, ore 20.30 – turno A sabato 16 marzo, ore 19 – turno G domenica 17 marzo, ore 17 – turno D martedì 19 marzo, ore 11 – Ragazzi all’opera! mercoledì 20 marzo, ore 20.30 – turno B giovedì 21 marzo, ore 19 – turno F venerdì 22 marzo, ore 11 – Ragazzi all’opera! venerdì 22 marzo, ore 20.30 – turno C sabato 23 marzo, ore 17 – turno I domenica 24 marzo, ore 17 – turno E
|