Butterfly giapponese [di Franco Masala]
Nessuna giapponeseria più o meno fasulla ma sobrietà e discrezione grazie alla messinscena del compianto regista Keita Asari, già scaligera e ora di proprietà del teatro Lirico di Cagliari. Madama Butterfly ritorna dunque in una produzione che gioca sulla sottrazione più che sull’accumulo visivo, toccando il culmine nel poetico ingresso della protagonista, tutto incentrato sull’uso degli ombrellini, e nell’emozionante finale che vede sola con se stessa Cio-Cio-San. La casa giapponese “va e viene” come da libretto, disegnando ambienti e spazi di volta in volta funzionali all’azione secondo il disegno di Ichiro Takada e i bei costumi di Hanae Mori, ripresi da Marco Nateri. Suggestive le luci di Marco Filibeck, riprese da Andrea Ledda con l’inserimento delle garbate coreografie di Luigia Frattaroli in apertura del terzo atto. L’idea registica di Keita Asari, risalente al 1985, è stata recuperata da Daniela Zedda che ha coordinato interpreti e coro in modo efficace, curando anche i gesti, quasi da teatro Kabuki, della protagonista. Dal punto di vista musicale il maestro Gianluca Martinenghi ha retto buca e palcoscenico in modo corretto e, a parte qualche sopraffazione di suoni rispetto alle voci nel primo atto, ha condotto la partitura coerentemente soprattutto nel canto di conversazione dove il sottofondo strumentale non ha mai prevaricato sul resto: esemplare in tal senso la toccante lunga scena della lettera. Protagonista acclamata è Monica Zanettin dalla sicura vocalità e molto espressiva che ha disegnato una Butterfly poco rassegnata ma ben determinata con un’attenzione al testo, venuta meno soltanto poche volte nell’enfasi veristica di alcune singole parole (ed è un peccato). Carlo Ventre acquista sicurezza nel corso del primo atto fino al meraviglioso duetto che lo vede sicuro nella voce, esibita anche nell’aria finale, poco convinto però dell’evoluzione minuscola dell’odioso personaggio. Umano e partecipe è Alberto Gazale che interpreta con convinzione l’ambiguo Console grazie anche all’elegante figura. Agostina Smimmero presta una voce brunita e opulenta a Suzuki, dolente e partecipe compagna di Butterfly, mentre Cristian Collìa stenta a trovare la giusta chiave per il sensale Goro. Completano la locandina Cristian Saitta (lo zio bonzo), Orlando Polidoro (Yamadori), Elisa Pais (ottima Kate) e Alessandro Frabotta che si fa valere nel ruolo del Commissario imperiale al quale è stata attribuita anche l’unica parola (“Posterità”) che dovrebbe essere appannaggio dell’Ufficiale del registro. È sembrato un po’ spaesato il piccolo Dolore di David Ceraulo Mancosu, peraltro scurissimo di capelli ad onta dei previsti “ricciolini d’oro”! Il teatro quasi pieno ha tributato un bel successo a tutta la compagnia, compreso l’invisibile coro dello struggente momento “a bocca chiusa” tra secondo e terzo atto, con punte di entusiasmo per Zanettin e Smimmero. Anche nella compagnia alternativa domina la protagonista, Marta Mari, indimenticata Micaela nella stagione 2023. Voce sicura e piena, delinea in crescendo la figura di Cio-Cio-san, efficacemente coadiuvata dalla Suzuki di Emilia Rukavina, soprattutto nel duetto dei fiori. Ragaa Eldin disegna un Pinkerton meno guascone del consueto mentre nel Console di Carlos Almaguer predomina l’aspetto paterno con una voce sonora. Goro è Andrea Schifaudo, decisamente corretto sia nel canto che nelle capacità attoriali. Il piccolo Christian Serra, finalmente biondo, è meno disinvolto del giovanissimo “collega” omologo. Successo pieno. E adesso? Si profila un’estate priva non solo di spettacoli ma anche di annunci di una prossima attività. Che fare? *foto Teatro Lirico © Madama Butterfly tragedia giapponese in tre atti libretto Luigi Illica e Giuseppe Giacosa dal racconto Madame Butterfly di John Luther Long e dal dramma Madame Butterfly di David Belasco musica Giacomo Puccini venerdì 28 giugno, ore 20.30 – turno A sabato 29 giugno, ore 19 – turno G domenica 30 giugno, ore 17 – turno D martedì 2 luglio, ore 20.30 – fuori abbonamento mercoledì 3 luglio, ore 20.30 – turno B giovedì 4 luglio, ore 19 – turno F venerdì 5 luglio, ore 20.30 – turno C sabato 6 luglio, ore 17 – turno I domenica 7 luglio, ore 17 – turno E |