Teatro Lirico e dintorni [di Franco Masala]

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Dopo decenni e decenni di oblio, nella seconda metà di settembre è tornata in palcoscenico a Cagliari l’opera estrema di Ennio Porrino, I Shardana. Rappresentata soltanto due volte (San Carlo di Napoli nel 1959 e Massimo di Cagliari l’anno successivo), la composizione risulta datata già per quel periodo, pur contenendo pregevoli pagine corali memori di uno Stravinskij o di un Orff e indulgendo invece ad una “maniera verista” stantia e fastidiosa nei duetti d’amore.

Merito dell’équipe del regista Davide Livermore è stato aver supportato la musica con uno spettacolo che il fluire, talvolta eccessivo, di immagini, proiezioni, ricostruzioni virtuali in 3D ha mutato quasi in un enorme videogame, attraente anche per un giovane che non abbia mai messo piede a teatro.

Risultato: a parte le testate locali non una parola sulle pagine della stampa nazionale. Dopo mesi e mesi di cronache concernenti le beghe tra Sindaco/Sovrintendente/Consiglio d’amministrazione/masse del Teatro Lirico, tutto tace. A poche settimane dalla consueta apertura della stagione di concerti nulla si conosce di calendario programmi interpreti. Che si voglia favorire il distacco definitivo di pubblico e abbonati ?

 * Architetto. Storico dell’arte e dell’architettura

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