A Brera la Magna Charta del volontariato dei beni culturali [di Tina Lepri]

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Milano. Una giornata, oggi, a palazzo di Brera (sala della Passione) per interventi e dibattiti dei volontari della Magna Charta, l’associazione nata in Toscana per «favorire il riconoscimento e l’organizzazione delle attività del volontariato nel campo dei beni culturali». Proprio la sezione toscana, composta da storici dell’arte, archeologi, insegnanti e studenti ha deciso l’incontro odierno per «condividere, programmare, organizzare» gli interventi operativi con tutte le forze in campo a difesa dell’arte.

Per Ilaria Borletti Buitoni, sottosegretario dei Beni delle attività culturali e del Turismo che ha inaugurato l’incontro milanese, è l’occasione per discutere le pratiche di collaborazione tra i vari soggetti che gestiscono i beni culturali e le associazioni di volontariato (in aumento ma spesso senza adeguata preparazione e riconoscimenti) per confrontarsi sulle possibilità di una crescita condivisa.Molti gli interventi per riqualificare la «missione» del volontariato, sulla base dell’articolo 9 della Costituzione, e riflettere sulle drammatiche vicende che vedono i beni culturali sempre più in crisi economica morale e culturale.

I volontari insistono per l’applicazione del Codice dei beni culturali e del paesaggio e definiscono «inderogabile e primario» il valore educativo e civile dell’impegno a difesa del nostro patrimonio artistico con una collaborazione ancora in buona parte da costruire tra pubblico e privato.

Giornale dell’Arte- Edizione online, 6 maggio 2014

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