Verdi. 200 anni dopo [di Franco Masala]
Va’, pensiero, sull’ali dorate … “. Chi di noi non ha mai cantato o solo mormorato questi versi ? e quanti sono consapevoli che si tratti del coro più famoso di Giuseppe Verdi per l’opera Nabucco ? Nel secondo centenario della nascita del grande musicista, avvenuta il 10 ottobre 1813 alle Roncole di Busseto, poco lontano da Parma, è bene ricordare che a Cagliari esiste un monumento bronzeo a lui dedicato, anche se pochi probabilmente lo conoscono o se ne accorgono. La sua collocazione, certamente, non aiuta: il giardino di piazza Matteotti tra il Palazzo Municipale e la Stazione delle ferrovie, luogo di grande transito ma spesso di passaggio frettoloso, soprattutto per chi si reca ai terminal dei vari mezzi di trasporto. Il 1° dicembre 1901, a dieci mesi dalla scomparsa di Verdi, avvenuta il 27 gennaio precedente, il monumento veniva inaugurato durante una cerimonia che ebbe un gran concorso di autorità, di pubblico, di bande musicali. Il busto fu commissionato al giovane scultore Pippo Boero (1876-1934) “per agevolare i primi passi del nostro concittadino sulle vie dell’arte” e ritrae il musicista con il tradizionale cappello a larghe tese e il simbolo di una lira con quercia e alloro. Non è un capolavoro ma testimonia la passione per il “monumento” tipico dell’età tra Otto e Novecento e fu, peraltro, il primo in Italia. Peccato che né il Conservatorio di musica né il Teatro Lirico abbiano pensato a un’esecuzione di musiche verdiane nel giorno del bicentenario. Sarebbe stata una bella occasione anche per attrarre l’attenzione sul busto più o meno dimenticato. P.S. Durante la seconda guerra mondiale l’erma di Verdi cadde dal suo piedistallo per essere rialzata ma con un errore: la data indica 1911 anziché 1901. Destino dei non molti monumenti cagliaritani, quello di averne sempre qualcuna ! La statua di Carlo Felice indica la parte opposta alla omonima strada. Giordano Bruno fu trasferito dalla via Spano alla facoltà di Lettere. La Madonna del Carmine è ruotata per lo spostamento d’aria durante i bombardamenti del 1943. Il cippo dei Martiri ha fatto la spola tra la piazza omonima e il Parco delle Rimembranze. Speriamo che basti !
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