Santa Restituta: Il destino nel nome [di Maria Antonietta Mongiu]
L’Unione Sarda 4 giugno 2014- (La città in pillole. Durante i bombardamenti e le incursioni la cripta ha offerto un sicuro rifugio). Chissà se chi, durante incursioni o bombardamenti, si è rifugiato in quel rebus storico che è la cripta di s. Restituta ha pensato al significato dell’agionimo. L’espressione “un nome un destino” mai fu più appropriata. Restituta da Restituĕre significa “ristabilire; ricostruire; rigenerare”. Un’altra martire, Reparata, ha pari referenze. Viene da Reparare “riacquistare; ricuperare; proteggere”. Gli agiotoponimi delle due sante si associano in Sardegna a edifici di culto tardo antichi, spesso esito di riuso. Una tradizione identifica la Restituta africana con la madre del sardo s. Eusebio. Il culto, già diffuso nel V secolo, era accompagnato dalla leggenda del suo corpo approdato su una barca ad Ischia dove chiese sepoltura. Il contestuale culto a Cagliari abita la parte limitrofa del municipio in un ipogeo, frequentato dai nuragici, dai certi caratteri salutiferi con i punici. I culti sono assorbiti dal Cristianesimo e dalla martire cartaginese che, con cinquanta cristiani di Abitina, fu vittima di Diocleziano. Il luogo ci interroga sulla fase in cui vandali, bizantini, longobardi, arabi meticiavano a Cagliari linguaggi materiali e immateriali. Appartiene ad una delle prime trasformazioni in edificio cristiano l’altare con tre nicchie e paraste classicheggianti rimaneggiate dal V al XVI sec.. Affreschi nel vano absidato con colonna martiriale e nell’arco un Giovanni Battista meritano una sosta. Due statue si fronteggiano per bellezza. Una imperiale, acefala e policroma, in posa di filosofo è assimilata a Cristo. L’altra muliebre è altomedievale vuole essere la santa martire. La mano orante, di grandi dimensioni, è il raccordo simbolico con potenti archetipi dalle valenze sciamaniche dei tempi neolitici e nuragici. Ne è erede Tancredi che nel 1270 vendette terreni ai Francescani per il loro convento e chiesa (tra il Corso e la via Mameli). Era chirurgo a s. Restituta. Un guaritore ovvero un iniziato di un antichissimo culto. |
Grazie Maria Antonietta sono interessanti queste osservazioni sul nostro patrimonio