Magie mozartiane [di Franco Masala]
Finalmente un pienone nelle diverse repliche del Flauto magico (Die Zauberflöte) di Wolfgang Amadeus Mozart, andato in scena nel teatro Lirico di Cagliari. Ciò che ha riconciliato con l’istituzione, molto chiacchierata negli ultimi anni, un pubblico festoso, plaudente e, soprattutto, coinvolto dalla regia di Roberto Andò che spiega senza stravolgimenti la complessa trama dell’opera. Annunciato dai tre fatidici accordi iniziali, il richiamo alla Massoneria (sia Mozart che Shikaneder, librettista e primo interprete di Papageno, erano affiliati) ritorna blandamente nella consueta piramide ma compare soprattutto nella magia del numero tre – altrettanti fanciulli, dame, prove iniziatiche, porte del tempio – per lasciare spazio poi a una fiaba godibilissima. Schiavi che ballano, belve ammansite dalla musica, tuoni e fulmini, apparizioni fantastiche e, non ultimo, un mastodontico serpente hanno popolato la scena del bell’allestimento, già collaudato al Massimo di Palermo e al Regio di Torino secondo una giudiziosa spartizione dei costi. E la lingua tedesca e la particolare forma del singspiel – opera cantata e recitata – non ha impedito di apprezzare appieno lo spettacolo che, grazie a due passerelle, coinvolgeva anche la platea con apparizioni, passaggi e gag degli interpreti. Uno su tutti – il prodigioso Markus Werba nei panni di Papageno – ha riscosso l’ammirazione e le simpatie del pubblico, interpolando parole in limba e dialogando con gli spettatori con una riproposizione filologica ma non seriosa dell’opera popolare tedesca. Se si aggiungono le note astrali di Cornelia Goetz come Regina della Notte efficacissima, comparsa in un turbinio di veli, e la tenerezza destata dalla bravissima Nadine Sierra nel ruolo della figlia Pamina, il giudizio è positivo e coinvolge anche il direttore Chistopher Franklin, sollecitato da Werba a interagire con lui dal podio. E pensare che l’ultima opera mozartiana è appena al secondo allestimento a Cagliari che ha potuto conoscerla solo nel 2003, dopo 212 anni dal debutto del 1791, pochi mesi prima della scomparsa prematura del grande Amadeus ! Ci aveva preceduto Sassari con due edizioni ravvicinate tra anni ’90 e il 2000. Speriamo adesso che il successo di questo Flauto sia la premessa di un nuovo corso per il Lirico cagliaritano dopo le turbolenze recenti … *Markus Werba (Papageno) e Francesca Sassu (Papagena) nella fotografia di Priamo Tolu. |