Quale Rinascita? [di Maria Antonietta Mongiu]
Quale Rinascita?“ è stato il titolo del XVIII Congresso nazionale del FAI, tenutosi ad Ivrea il 18 maggio. Quale Rinascita? Sarà il prefisso di ogni iniziativa che il FAI Sardegna promuoverà, in questa tornata, nel territorio. La strada del rinnovato ruolo sociale e culturale della Fondazione è il sempre maggiore radicamento territoriale che si può attuare solo con il coinvolgimento di quanti operano nei territori stessi. La prima finalità del Fondo Ambiente Italiano, sancita dal motto “Per il paesaggio, l’arte e la natura. Per sempre, per tutti”, è la costante tensione verso la conoscenza e la tutela di quanto l’Italia e la Sardegna ancora conservano. Salvaguardare attivamente per favorire il benessere intellettuale e materiale delle comunità. La Sardegna è un museo a cielo aperto. La dialettica tra natura e cultura ha prodotto paesaggi materiali ed immateriali con cui l’uomo ha caratterizzato le diverse geografie. Nell‘isola persistono luoghi e saperi che sono stati e possono ancora essere il sostantemamento dei suoi abitanti. Per recuperarli e promuoverli il FAI porta avanti da anni I Luoghi del Cuore. Chiunque può votare anche on line ambienti, monumenti o aree di pregio a rischio di degrado o già degradati. Una gara in cui i luoghi più votati a novembre saranno proclamati vincitori e oggetto di possibili attività di recupero. Si possono promuovere uno o più luoghi del cuore accreditandoli sul sito www.iluoghidelcuore.it. Per la Sardegna, specie per quella meno nota, è un’opportunità per avere risalto nazionale grazie ai contatti on-line del FAI. Ad oggi 231.000. La visibilità è amplificata dal numero dei voti frutto dell’animazione messa in campo dalle comunità. In coerenza con la missione nazionale il FAI Sardegna sta promuovendo iniziative in tutti i territori anche in collaborazione con chi persegue gli stessi obiettivi a partire dalle municipalità. La prima iniziativa “Quale rinascita? I Novenari: un patrimonio materiale ed immateriale da conoscere e salvaguardare” si terrà a Sedilo il 4 luglio dalle 17, 30 a Sa prima Ighina. Studiosi ed amministratori tematizzeranno uno dei capitoli più importanti della tradizione religiosa e comunitaria della Sardegna da recuperare dalla trascuratezza e dall’abbandono. Sedilo è uno dei centri che ha tenuto vivi la tradizione e un importante Noverario dedicato a San Costantino, dove il 6 luglio si corre l’Ardia. Sono ancora valide le parole di Clara Gallini “L’uso paraliturgico della novena, di origine medievale, ebbe in Europa una moda crescente, a partire dal XV secolo. Ma l’istituto del novenario presso una chiesa campestre non trova (almeno allo stato attuale delle conoscenze) paralleli continentali, e sembra essere una caratteristica isolana, da correlarsi dunque alle particolari condizioni storiche e socioeconomiche della Sardegna” (Il consumo del sacro. Feste lunghe di Sardegna) . La seconda Iniziativa “Quale rinascita? Esperienze di Comunità in Sardegna e sviluppo locale” si terrà 5 luglio dalle 17, 30 all’ex Monte Granatico a Santu Lussurgiu. Ci si interrogherà se i piccoli centri possono ancora essere attori di sviluppo e di sviluppo sostenibile. Si parte dall’esperienza di Comunità e dal progetto OECE che poneva quali elementi centrali e non rituali gli interventi sul sociale e le metodologie in grado di sostenere processi di empowerment favorevoli allo sviluppo del capitale sociale e della competenzialità. Quel progetto pilota, agito tra il 1958 e il 1962, che si interrupe è ancora attuale? Quale le ragioni dell’interruzione e perché la Rinascita non si fondò su un modello che anticipava i temi dello sviluppo locale? Ed oggi, tramontata la stagione della chimica di base e della rapina delle coste e dei terreni agricoli, è possibile praticare politiche che privilegino il recupero dei centri storici e del paesaggio e la centralità dell’agricoltura e dell’artigianato? Un modello che privilegi le qualità territoriale e le sue competenze. Storici, urbanisti, sociologi ed amministratori sono chiamati al confronto con le popolazioni perché i decisori non siano lasciati soli nella responsabilità di un futuro che è di tutti ed è per tutti. Venerdì 4 luglio dalle 17, 30 Sa prima Ighina Sedilo ORE 17.30 BENVENUTO Umberto Cocco Sindaco di Sedilo INTRODUCE E COORDINA INTERVENGONO Paolo Piquereddu ISRE – Istituto superiore regionale etnografico Nuoro Franco Saba Associazione “Caminantes” Sardegna Monica Stocchino Architetto MIBACT Cagliari DUE CASI ESEMPLARI DI RESTAURO Testimonianze e Discussione Sabato 5 luglio dalle 17.30 ex Monte Granatico Santu Lussurgiu Ore 17,30 BENVENUTO di Emilio Chessa Sindaco di Santu Lussurgiu INTRODUCE E COORDINA INTERVENGONO Benedetto Meloni Docente di Sociologia dell’ambiente e del territorio Università di Cagliari Nicolò Migheli Sociologo Silvano Tagliagambe Filosofo della Scienza Università di Sassari Antonello Sanna Direttore del Dipartimento di Ingegneria Civile,Ambientale e Architettura Università di Cagliari Testimonianze e Discussione Per informazioni * Presidente regionale FAI Sardegna
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