Il Fondo Ambiente Italiano Sardegna (FAI Sardegna) sta promuovendo una serie di iniziative nei territori della Sardegna perché ogni sardo si renda protagonista della qualità ambientale e culturale in cui gli è capitato di nascere e di vivere e che deve essere fatta conoscere al mondo. La conoscenza è la base perché la densità storica e paesaggistica possano essere fonte di benessere materiale e culturale a partire dai giovani. La Sardegna non è l’esclusiva proprietaria del suo paesaggio che è un valore universale per oggi, per domani, per tutti.
Agricoltura, attività artigianali, paesaggio, arte, archeologia centri storici sono la dominante della Sardegna che dobbiamo salvaguardare perché si possa praticare uno sviluppo sostenibile grazie alla consapevolezza delle municipalità e delle comunità residenti.
La prima iniziativa “Quale rinascita? I Novenari: un patrimonio materiale ed immateriale da conoscere e salvaguardare” si terrà a Sedilo il 4 luglio dalle 17, 30 a Sa prima Ighina. Coinvolge studiosi ed amministratori che si confronteranno su uno dei capitoli più importanti della tradizione religiosa e comunitaria della Sardegna da recuperare e fruire dalle popolazioni non solo della Sardegna.
Sedilo attribuisce una grande rilevanza al Novenario di San Costantino tra i più importanti, meglio conservati e fruiti della Sardegna e dove il 6 luglio si corre l’Ardia. Memorabile la definizione di Clara Gallini sui Novenari: “L’uso paraliturgico della novena, di origine medievale, ebbe in Europa una moda crescente, a partire dal XV secolo. Ma l’istituto del novenario presso una chiesa campestre non trova (almeno allo stato attuale delle conoscenze) paralleli continentali, e sembra essere una caratteristica isolana, da correlarsi dunque alle particolari condizioni storiche e socioeconomiche della Sardegna” (Il consumo del sacro. Feste lunghe di Sardegna) .
La seconda Iniziativa “Quale rinascita? Esperienze di Comunità in Sardegna e sviluppo locale” si terrà 5 luglio dalle 17, 30 all’ex Monte Granatico a Santu Lussurgiu. Anche in questo caso studiosi, amministratori, cittadini si interrogheranno sul destino dei piccoli che debbono essere attori di sviluppo sostenibile. Si parte dall’esperienza di Comunità e dal progetto OECE che nel secondo dopoguerra poneva quali elementi centrali e non rituali gli interventi sul sociale ed i processi di empowerment favorevoli allo sviluppo del capitale sociale e della competenzialità.
Quel progetto pilota che si interrupe è ancora attuale? Quale le ragioni dell’interruzione e del perché la Rinascita non si fondò sullo sviluppo locale? Ed oggi, tramontata la stagione della chimica di base e della rapina delle coste e dei terreni agricoli, è possibile praticare politiche che privilegino il recupero dei centri storici e del paesaggio e la centralità dell’agricoltura e dell’artigianato? Un modello che privilegi le qualità territoriale e le sue competenze. Storici, urbanisti, sociologi ed amministratori e le popolazioni sono chiamati al confronto perché i decisori non siano soli nella responsabilità di un futuro che è di tutti ed è per tutti.
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PROGRAMMA “Quale rinascita? I Novenari: un patrimonio materiale ed immateriale da conoscere e salvaguardare“
Venerdì 4 luglio dalle 17, 30 Sa prima Ighina Sedilo
ORE 17.30 BENVENUTO Umberto Cocco Sindaco di Sedilo
INTRODUCE E COORDINA
Maria Antonietta Mongiu Presidente FAI Sardegna
INTERVENGONO
Franco Masala Storico dell’Architettura Cagliari
“I luoghi delle feste lunghe”
Paolo Piquereddu ISRE – Istituto superiore regionale etnografico Nuoro
“Il patrimonio visivo sui Novenari e sulle feste della Sardegna”
Franco Saba Associazione “Caminantes” Sardegna
“Il Cammino di San Giorgio vescovo della Ecclesia Barbariensis”
Monica Stocchino Architetto MIBACT Cagliari
“Contributo per un Catalogo e per la tutela dei Novenari”
DUE CASI ESEMPLARI DI RESTAURO
Il Carmelo di Sassari – Giuseppe Vallifuoco Architetto
Il Novenario di San Mauro in Sorgono (NU) – Franco Niffoi Architetto
PROGRAMMA “Quale rinascita? Esperienze di Comunità in Sardegna e sviluppo locale”
Sabato 5 luglio dalle 17.30 ex Monte Granatico Santu Lussurgiu
Ore 17,30 BENVENUTO di Emilio Chessa Sindaco di Santu Lussurgiu
INTRODUCE E COORDINA
Maria Antonietta Mongiu Presidente FAI Sardegna
INTERVENGONO
Gianluca Scroccu Storico Università di Cagliari
“La Sardegna del secondo dopoguerra: l’Autonomia e la Rinascita tra difficoltà e dinamismo”
Benedetto Meloni Docente di Sociologia dell’ambiente e del territorio Università di Cagliari
“Il Progetto OECE come Progetto di comunità”
Nicolò Migheli Sociologo
“L’esperienza del Gal Montiferru: un modello
di sviluppo locale”
Silvano Tagliagambe Filosofo della Scienza Università di Sassari
“Il progetto di una comunità operante ed educante”
Antonello Sanna Direttore del Dipartimento di Ingegneria Civile,Ambientale e Architettura Università di Cagliari
“Il recupero del centro storico di Santu Lussurgiu: un caso di
studio”
Testimonianze e Discussione
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