Chiedimi se sono felice [di M.Tiziana Putzolu]
Chiedimi se sono felice. Gli disse il giorno più bello della sua vita guardandolo negli occhi. Chiedimi se sono felice. Aveva detto alla madre il giorno che lo avevano assunto alla fabbrica dell’alluminio. Chiedimi se sono felice. Aveva urlato Adam al fratello dalla banchina del porticciolo prima di imbarcarsi per il futuro. Chiedimi se sono felice aveva detto ai compagni quando ha sentito mancargli l’aria nella stiva da cui non sarebbe più uscito. Chiedimi se sono felice. Aveva detto la donna all’ostetrica quando nacque il suo bambino e glielo mise tra le braccia. Chiedimi se sono felice. Diceva agli amici l’operaio quando partì per le miniere del Belgio. Chiedimi se sono felice. Lo ha detto quel bambino di otto anni che ieri pomeriggio guidava felice il trattore tra i campi pianeggianti di Sestu mentre il padre compiaciuto e sorridente gli sedeva a fianco con un braccio sulla spalla. Chiedimi se sono felice. Avevano detto Eyal, Naftali, Ghilad correndo in strada per l’ultimo autostop della loro vita. Chiedimi se sono felice. Avevano detto alle madri prima di andare a giocare a pallone sulla spiaggia di Gaza i bambini Ahed, Zakarya, Ramez e Mohammad. Forse potremo anche essere felici, a parte la follia di ucciderci l’un l’altro. Chiedimi se sono felice. E’ anche un film divertente di Aldo, Giovanni e Giacomo. 2000. |
Chiedimi se sono felice. Questo penso da due settimane, al mio risveglio, durante la prima colazione che non riesco più a terminare, quando ascolto alla radio l’inviato di Radio Tre che, dalla Striscia di Gaza, elenca i morti civili palestinesi: donne, bambini, padri, madri, nonni. Esseri umani innocenti e inermi.
Tutto è relativo (A. Einstein).
Essere felici è semplice e rivoluzionario.
Noi siamo in maggior parte complicati, borghesi, o forse solo un po’ codardi.
Sii, chiedimi pure se sono felice, tanto non avrai da me risposta.
Perchè la domanda è ostica, meriterebbe una risposta articolata,
ma oggi purtroppo non ho tempo, devo prepararmi a fare la fila allo “store” per l’acquisto in anteprima del nuovo iPhone.
Ho trentatre anni e sono disoccupato, ma la chat di FB mi da tanta tanta felicità…
P.S.: una scusa e un grazie a Tiziana per le cose (serie) che scrive.