I dolori del giovane sindaco di Sassari [di Cristiana Serra]

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Ma che succede a Sassari? Ma che fa questo nuovo Sindaco? Me lo sento ripetere spesso da amiche e amici che guardano con interesse alle cose politiche cittadine. Già, che succede?
77 giorni sono ormai trascorsi dall’elezione di Nicola Sanna, ma le tensioni in casa PD, il suo stesso partito, continuano. L’ultimo “incidente” è quello dello scorso giovedì. Giunta e 10 consiglieri del Partito Democratico (i famosi dissidenti o malpancisti che fanno capo all’area Lai-Spissu-Demontis) non si presentano alla riunione del Consiglio, fissata per votare le dichiarazioni programmatiche, già condivise in fase di campagna elettorale. E’ evidente, però, che non è il programma ad essere in discussione, ma – ancora – la composizione del Governo cittadino, di cui i 10 consiglieri ribelli avevano chiesto l’azzeramento circa un mese fa.

Dopo circa un’ora e mezza di attesa il Presidente Piu dichiara la mancanza del numero legale e manda tutti a casa. Opposizione e parte dei partiti che sostengono la maggioranza convocano una conferenza stampa lampo per urlare la loro legittima indignazione per la mancanza di rispetto per l’organo istituzionale che rappresentano. “Sgarbo istituzionale”, “Incompetenza”, “La città ostaggio di una parte del PD”, sono le invettive scagliate contro gli assenti. Qualcuno va oltre e prospetta la possibilità di far “ballare” il Sindaco in previsione dell’ormai imminente festa dei Candelieri. Nel frattempo, fuori dal Palazzo, un gruppo di cittadini fa volare in alto dei palloncini bianchi, per dire agli Amministratori di andare avanti e non lasciarsi distrarre da beghe interne.

Insomma, questo Sindaco votato dal 65% dei sassaresi è stato sempre mal digerito dal suo partito. Qualcuno racconta che mesi fa, ancor prima delle primarie, un alto dirigente gli abbia urlato in faccia “tu non sarai mai Sindaco”. Ma tant’è. I “ribelli” rivendicano il loro contributo fondamentale alla sua elezione e reclamano un maggiore rispetto per “le sensibilità di tutti”. Per uscire da questa impasse, si dice che Sanna abbia fatto alla controparte già tre offerte.

La prima, rifiutata, consisteva nella scelta di tre assessorati, eliminando dalle opzioni alcune possibilità riservate alla discrezionalità del sindaco. I nominati dovevano però essere consiglieri eletti, in modo tale da riequilibrare il peso politico dei due schieramenti interni al partito dentro il Consiglio. Spostando infatti tre consiglieri di area “Spissu-Lai-Demontis” in Giunta, sarebbero entrati a far parte del Consiglio uomini e donne dell’”area Sanna-Carbini-Spanedda”, l’alleanza interna al PD che ha permesso al sindaco di vincere le primarie.

Nella seconda, ugualmente non gradita, pare sia stata data la possibilità di optare per due assessori “esterni”, cioè non eletti, lasciando ancora fuori dalla scelta alcune deleghe.

La terza e più recente proposta, quella di cui sembra si discutesse mentre i consiglieri attendevano in aula, pone la scelta fra sette assessorati con competenze rimodulate, in maniera tale che essi abbiano più autonomia finanziaria.

La prossima seduta di Consiglio è stata convocata per lunedì 10 agosto. A tre giorni dalla festa dei candelieri in cui il popolo, per tradizione, applaude o fischia gli amministratori locali a seconda del gradimento. Consiglio a sassaresi e turisti dei buoni tappi per le orecchie.

 

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