Alla mia Luna [di Carlo A. Borghi]
“Che fai tu luna in ciel, dimmi che fai silenziosa luna”. Che fai tu che hai conosciuto solo passi d’uomo sul tuo suolo. Dodici uomini per 24 piedi di astronauti, calzati e vestiti. Dimmi che fai tu che non hai ricevuto passi femminili, tu che governi i cicli mestruali e quelli stagionali e le terrestri maree. Dimmi che fai tu che sei stata sverginata da Apollo 11 e poi ripresa da Apollo 12 e 13 e 14 e 15 e 16 e 17. Nessuno ti ha lasciata incinta. Purtroppo o per fortuna?! Dimmelo tu che conosci il fondo di ogni pozzo e di ogni utero, su questa terra. Dimmi una parola o non smetterò di ulularti, anche se non sono un lupo e neppure un pupo. Silenziosa e pensierosa luna. Quando sei piena, cozze, arselle, ostriche e ogni altro frutto del mare sono al loro meglio. Anche l’amore viene al suo meglio quando sei così piena. “Dimmi come lo fai tu luna in ciel, goduriosa luna che sembri algida ma sotto sotto fremi e spasimi per ogni tuo Endimione”. Tutte le lucciole terrestri ti sono devote e ti accendono sacri fuochi di marciapiede. Dimmi qualcosa che non hai già detto al tuo poeta prediletto, Giacomo. Un segreto o una confidenza o qualcosa di indicibile. Ha ragione Nam June Paik. Tu sei la tv più antica, la prima di tutte le televisioni, il primo tra tutti i televisori. Sempre accesa anche quando sei nuova e nascosta. Ognuno ci vede quello che ci vuole vedere. Non c’è mai stato bisogno di telecomando con te silenziosa e monoscopica luna. Lì da te il peso sarebbe meno della metà della metà, come cantava Mimmo Modugno. Come si farebbe ad amarsi in assenza di gravità? Tu vedi come lo facciamo noi quaggiù. Dimmi che fai tu invidiosa luna. Invidiosa del nostro mare, così invidiosa che lo infastidisci con le maree. Gobba a ponente e gobba a levante, come Giacomo. Preferisco vederle come seni di una Venere di gesso. Il tuo latte, se ne hai, sarà tutt’al più di cocco, di soia o di foglia di fico. Niente di materno. La maternità non è tra le tue doti. Un grembo non ce l’hai, a meno che non sia nel tuo lato oscuro. Noi qui sulla Terra siamo figli delle stelle o della casa del sole nascente. Tu pensi ad altro e tieni la bocca chiusa. Dimmi che fai! Sussurramelo nell’orecchio. Aspetto luna. Se hai un cuore, batti un colpo. Se hai un paio di labbra, mandami un bacio. |