La ministra tacque e il vicepresidente se ne dolse [di Nicolò Migheli]

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Grande scandalo. La ministra Pinotti, in vacanza in Costa Smeralda, prende un elicottero e va a vistare il poligono di Teulada, visita segreta con accompagnamento di troupe televisiva. La politica dell’esserci lo esige. In serata missione a Santo Stefano, dove pare siano conservate le ami sequestrate in un cargo durante le guerre jugoslave. Quest’ultima ispezione incuriosisce. La ministra avrà voluto vedere con i propri occhi. Le armi esistono o sono l’ennesimo annuncio di Renzi? Avrà preso un AK47 a caso e in qualche poligono di tiro sotterraneo ne avrà verificato il funzionamento sparando qualche raffica?

Si sa gli italiani spesso passano per magliari – tutto il rispetto per la professione, ma non si sfugge a stereotipi consolidati- e i curdi essendo gente seria provvista di petrolio è meglio non urtarla. Qualsiasi cosa abbia fatto la Pinotti non ha informato il nostro governo regionale, provocando lamentele e dichiarazioni sconfortate. Come ha potuto? Proprio a noi che siamo fedeli, noi che abbiamo agito diversamente dai trentini? Noi che abbiamo accettato la remissione del debito?

D’altronde il segretario della difesa Usa quando va in visita a Guantanamo, mica informa Raul Castro con cui non ha neanche rapporti diplomatici. Insomma il governo italiano questo agosto con Pinotti e Galletti ha fatto di tutto per essere amato dai sardi. Dovremmo ringraziarla l’Italia se siamo ancora qui. Se non hanno agito come gli inglesi a Diego Garcia nell’Oceano Indiano dove hanno espulso la popolazione, per poi affittare la base agli Usa. Si potrà obiettare che un ministro della repubblica ha tutto il diritto di muoversi nel suo territorio senza darne conto a nessuno. Giusto. Peccato che la Sardegna sopporti la quasi totalità di servitù militari di tutta Italia. Peccato che dopo anni di vediamo, discutiamo, sì è il caso di alleggerire, gli alti comandi decidano di raddoppiare il poligono. Peccato che per questo autunno siano in programma esercitazioni di bombardamento aereo Nato ed israeliano.

Tutto questo mentre nessuna intesa Stato Regione è stata firmata. In compenso si equiparano gli indici di inquinamento a quelli industriali, così sarà possibile bonificare, ben sapendo che la penisola della base di Teulada è irrisanabile, tanta è la quantità di proiettili inesplosi in terra e in mare. Cornuti e impalati. Esiste però un tavolo, come per tutte le questioni irrisolte dell’isola. Da quando? Da sempre.

Eppure Galletti e Pinotti vanno ringraziati. Ancora una volta hanno dimostrato ai sardi che non esistono governi amici. Che il contrasto con l’Italia non è solo quello di una regione in difficoltà ma di prospettive diverse, di diritti negati, di prezzi che la Sardegna paga e l’Italia no. Come sostiene Vincenzo Migaleddu, il motore è a Milano e il tubo di scappamento qui da noi. Il silenzio ministeriale rivela la totale marginalità del governo regionale e nostro. Non ci vedono, non interessiamo, siamo comprabili con specchi e perline.

Poveri, tenuti poveri a bella posta. Appesi a sussidi e pensioni. Con una capacità di sopportazione stoica. Questo siamo. Occorre che chi ci governa pro tempore ne prenda coscienza. Lo dico soprattutto agli amici del PD, la nostra è una storia diversa da quella degli italiani. Renzi ci è amico quanto lo sono stati Berlusconi, Monti e Letta. Se ne dovrebbe convincere anche la giunta regionale. Fino ad ora è vissuta sperando e credendo di poter contrattare da pari il rapporto con Roma. Non pare sia così. Loro la pensano diversamente. L’interesse nazionale degli italiani non coincide con quello dei sardi. Siamo noi a dovercene convincere.

Siamo in un passaggio storico, i nostri figli guarderanno a noi, a come abbiamo agito, a quanto siamo stati capaci di non farci cancellare come popolo. Presidente Pigliaru si faccia interprete di queste aspirazioni. Lei, come chiunque abbia avuto il suo ruolo, sarà oggetto di storia. Lei ha la possibilità di scegliere come vorrà essere ricordato.

3 Comments

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  2. Giuseppe Pulina

    Bravo Nicolò! Chi sa perché ieri ho pensato all’incirca le stesse cose, strana coincidenza. Ma a parte il PD, nel governo regionale non sono imbarcati partiti autonomisti alla Irs o oltranzo- sovranisti alla Rossomori? O i 60.000 voti della Murgia sono espatriati?

  3. ANNA MARIA SORBA

    Quante belle parole,purtroppo rimangono parole!
    MEGLIO VEDERE UN GRILLO CHE A lAMADDALENA AVEVA PIU’TELECAMERE CHE PERSONE O UNA MINISTRO CHE SOBRIAMENTE, COME SEMPRE SI E FATTO, VISITA QUELLA CHE ORMAI STA DIVENTAND LA SEDE DI UNA QUERELLE INTERNAZIONALE.
    MI PERMETTA ACCETTO LA SECONDA IPOTESI TROPPE TELECAMERE STRUMENTALI ORMAI !

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