L’opera lirica nelle strade [di Franco Masala]

Maria Callas La Traviata 1955 La Scala

Non è la Festa dell’opera che si tiene ormai da alcuni anni nelle vie di Brescia, né, tanto meno, la riproposizione del Carro di Tespi di epoca fascista, che raggiungeva i luoghi più sperduti, in genere esclusi dagli spettacoli. È soltanto una piccola ricognizione sulla toponomastica cagliaritana riguardante l’intitolazione a insigni interpreti della musica operistica.

Se le vie intitolate ai musicisti italiani – da Monteverdi a Puccini – sono raggruppate nel quartiere di San Benedetto a partire dagli anni ’30 del Novecento in poi, si può ricordare unicamente una strada del centro storico dedicata al grande tenore Mario (De Candia, 1810-1883) sotto il Teatro Civico di Castello. Più recentemente un piccolo numero di cantanti è ricordato nel borgo di Sant’Elia dove, intorno a una via dei Musicisti, si trovano le strade intitolate a tre tenori – Piero Schiavazzi, Bernardo De Muro, Giovanni Manurita – e a due soprani, Carmen Melis e Maria Callas.

A parte quest’ultima, si tratta di quattro cantanti nati in Sardegna nell’ultimo quarto dell’Ottocento e legati a una carriera internazionale negli anni d’oro della lirica. Schiavazzi (1875-1949) ebbe grandi successi, disperdendo una voce straordinaria fino a terminare la sua vita in disagi economici. De Muro (1881-1955) fu primo – e ideale – interprete italiano del ruolo di Folco nell’Isabeau di Mascagni, praticamente uscita di repertorio con il suo addio alle scene. Manurita (1895-1984) prestò la sua bella voce soprattutto al repertorio del primo Ottocento, producendosi anche come attore del cinema. Carmen Melis (1885-1967) rivelò doti di grande interprete verista, riuscendo convincente come cantante altrettanto che come attrice.

Una piazza è dedicata a Maria Callas (1923-1977), unanimemente considerata la cantante più rilevante del Novecento, capace di rivoluzionare il canto lirico, riportando sui palcoscenici i grandi ruoli drammatici dell’Ottocento. A Cagliari cantò due recite della Traviata al teatro Massimo, in occasione del cinquantenario della morte di Giuseppe Verdi (1951).

Sempre nella zona di Sant’Elia sono ricordati anche Gavino Gabriel, compositore e direttore della Discoteca di Stato, Luigi Rachel, appartenente a una famiglia di musicisti, Gavino De Lunas, virtuoso del canto a chitarra, ucciso nell’eccidio delle Fosse Ardeatine (1944), Maria Lisa De Carolis, organizzatrice di manifestazioni musicali, naturalizzata sassarese, Renato Fasano, legato al Conservatorio di musica cagliaritano, e Giulio Buzenac, direttore d’orchestra di origine marsigliese, attivo lungamente a Cagliari.

È auspicabile che si possa aggiungere presto anche il soprano Giusy Devinu, scomparsa prematuramente nel 2007 e meritevole di un ricordo.

*Nella foto: Maria Callas nella Traviata (Milano, Scala 1955).

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